È particolarmente positivo il bilancio delle attività 2024 del Montecatone Rehabilitation Institute, un anno segnato da risultati concreti e progettualità innovative che lo hanno confermato punto di riferimento nella riabilitazione italiana grazie a ulteriori investimenti tecnologici, nuove collaborazioni internazionali, attività di formazione e un’attenzione costante alla persona.

Innovazione al servizio della cura. L’anno che va concludendosi è stato caratterizzato da importanti passi avanti nel campo tecnologico, con l’introduzione di strumenti all’avanguardia per supportare i percorsi riabilitativi. Tra questi, spicca l’apparecchio per ossigeno ozono terapia, acquisito grazie a una raccolta fondi organizzata dalla Fondazione Montecatone Onlus, che ha già dimostrato il suo valore nella lotta contro le infezioni da batteri multi-resistenti. Fondamentale anche il contributo al progetto Twinmed, presentato a febbraio a Milano assieme a INAIL, con MRI tra i partner impegnati nello sviluppo di nuove applicazioni per l’esoscheletro Twin, utile nella riabilitazione motoria di pazienti con lesioni spinali.

«Questi traguardi – ha dichiarato Mario Tubertini, Commissario Straordinario dell’Istituto – dimostrano che investire nell’innovazione non è solo una scelta strategica, ma un impegno concreto per migliorare la qualità della vita delle persone. È la nostra risposta a una sfida complessa, dove tecnologia e umanità devono andare di pari passo».

Formazione e collaborazioni internazionali. La dimensione formativa è stata un altro pilastro dell’attività di Montecatone. Il corso di pilotaggio droni, ad esempio, pensato per pazienti ed ex pazienti, ha offerto non solo un’esperienza coinvolgente, ma anche nuove prospettive lavorative, confermando l’impegno dell’Istituto nell’aprire orizzonti inesplorati per le persone con disabilità. A livello internazionale, Montecatone ha stretto un’importante collaborazione con ospedali ucraini, mettendo a disposizione le proprie competenze per rafforzare la capacità di risposta alle emergenze legate al conflitto in corso: dieci giovani professionisti ucraini, tra medici e fisioterapisti, sono stati ospitati per un intenso programma formativo. «Il nostro impegno è stato quello di trasferire conoscenze avanzate e creare un ponte di solidarietà internazionale, dimostrando che la condivisione delle competenze può fare la differenza anche nei contesti più difficili» ha aggiunto Simona Bianchi, Direttrice sanitaria dell’Istituto.

Centralità del paziente e attenzione alla persona. Cuore pulsante dell’attività di Montecatone è la persona, posta sempre al centro di ogni percorso di cura e riabilitazione. Dalla personalizzazione dei trattamenti all’integrazione dello sport nei programmi di recupero, l’Istituto promuove un approccio olistico che mira non solo al recupero fisico, ma anche alla piena inclusione sociale. Tra le iniziative, spiccano la Giornata Mondiale delle Persone con Lesione al Midollo Spinale e l’Open Day di settembre, che hanno offerto momenti di riflessione e condivisione, valorizzando il contributo di pazienti, famiglie e operatori. Particolare attenzione è stata data anche alla medicina narrativa, con il successo della quarta edizione del concorso letterario Sempre IO che ha raccolto testimonianze toccanti di resilienza e speranza.

Un anno di impegni scientifici. Montecatone ha anche rafforzato la propria presenza sul fronte scientifico. In ottobre, Bologna, ha organizzato il convegno “RehabEvolution – Innovazione Tecnologica in Neuroriabilitazione”. L’evento ha riunito medici, ricercatori e specialisti da tutta Italia, ponendo al centro le tecnologie emergenti per la riabilitazione. Oltre all’attività convegnistica, sono numerose le pubblicazioni scientifiche prodotte dal team di ricerca diretto dalla professoressa Laura Calzà, che consolidano il ruolo dell’Istituto come centro di riferimento anche nella ricerca. Un ruolo riconosciuto anche dal Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli che a novembre ha fatto visita a MRI convenendo con la proposta del Commissario Straordinario di creare una Rete nazionale delle Unità Spinali.

Questioni aperte. Irrisolta, per ora, l’annosa questione della forma giuridica del MRI per migliorare l’integrazione con i servizi sanitari regionali e aumentare le opportunità di ricerca e cura. Questa transizione, contenuta nel Piano Strategico approvato circa cinque anni fa dagli azionisti, è considerata come un’opportunità oramai indifferibile per unire competenze nel campo neurologico e riabilitativo, potenziando così le prospettive di crescita dell’istituto e della regione E-R nell’ambito delle neuroscienze. La trasformazione, come ribadito più volte anche dal CdA, è urgente, soprattutto in vista delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Una visione per il futuro. «La nostra sfida quotidiana – ha chiosato Tubertini – è quella di accompagnare i pazienti verso nuove possibilità, con lo sguardo sempre rivolto all’innovazione e alla centralità della persona. Montecatone continuerà a essere un luogo dove tecnologia, competenza e umanità si intrecciano per accendere nuove luci di speranza. Ma ora abbiamo davvero bisogno che le Istituzioni portino a compimento un progetto nel quale hanno detto più volte, con convinzione, di credere».

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Foto: il Ministro per le Disabilità assieme al Commissario Straordinario durante la recente visita in Istituto

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