Dopo la prima segnalazione di multa ricevuta da un cittadino, il Comune di Modena si è subito attivato per ripristinare l’uso gratuito del parcheggio del discount Aldi, con ingresso da via Montalcini, come peraltro previsto da un protocollo del 2015 tra Comune di Modena, CambiaMo S.p.A., Coop Alleanza 3.0 e Acer Modena. Il diverso utilizzo dell’area registrato nei mesi scorsi, come affermato dalla direzione del discount, è da attribuirsi, pertanto, ad accordi presi con la precedente Amministrazione comunale.

Lo ha spiegato in Consiglio comunale, nella seduta di lunedì 10 marzo, l’assessore al Commercio Paolo Zanca, rispondendo all’interrogazione di Katia Parisi di Modena Civica. Oltre a chiedere da quanto tempo l’Amministrazione fosse informata della gestione “irregolare” del parcheggio, caratterizzata dalla richiesta ai cittadini di pagare una penale per aver superato il limite di tempo previsto per la sosta, l’istanza chiedeva anche di specificare se la stessa fosse a conoscenza di un presunto accordo con la giunta precedente per un diverso utilizzo, e quali siano state poi le azioni intraprese per il rispetto degli accordi del 2015 e per rimborsare e tutelare gli utenti coinvolti.

Rispetto alla vicenda, Zanca ha chiarito che gli uffici dell’assessorato si sono attivati subito dopo aver ricevuto la prima segnalazione il 27 novembre 2024, nella quale un cittadino riferiva di una sanzione elevatagli da Nexobility (società a cui Aldi ha affidato la gestione del proprio parcheggio) per aver sforato di 30 minuti sulla sosta consentita di un’ora e mezza. In particolare, il 5 dicembre, la segreteria dell’assessorato si rivolgeva sia alla Polizia locale con sede all’R-Nord, al fine di raccogliere informazioni e documentazioni fotografiche sull’effettiva situazione del parcheggio, sia all’ufficio tecnico del patrimonio per comprendere se il suolo del parcheggio fosse pubblico o privato.

Dalle verifiche è emerso che Nexobility aveva installato all’ingresso del parcheggio, per conto di Aldi, una segnaletica che indicava la proprietà privata, limitando l’uso gratuito del parcheggio a un’ora e mezza, oltre a dotare la zona di telecamere per rilevare la presenza di auto in sosta dopo l’orario prescritto, allo scopo di elevare sanzioni.

Nel frattempo, l’ufficio patrimonio forniva all’assessorato la documentazione sull’area tra cui un atto del Piano urbanistico attuativo che prevedeva l’impegno di Coop Alleanza 3.0 a cedere quella superficie al Comune, nell’ambito del progetto di rigenerazione del quadrante nord. In particolare, con il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015 da Comune di Modena, CambiaMo S.p.A., Coop Alleanza 3.0 e Acer Modena, venivano indicate alcune aree private, tra cui quella del parcheggio, da destinare a uso pubblico dopo essere state rigenerate. Nel 2016, quindi, con apposita convenzione con il Comune, Alleanza 3.0 si impegnava a terminare i lavori di sistemazione del parcheggio e a cedere la superficie al Comune; lavori poi conclusi nel 2021.

“Ricostruita la vicenda – ha precisato l’assessore – abbiamo avviato le procedure per acquisire l’area del parcheggio che, in virtù del protocollo, è da considerarsi pubblico per la totalità dei suoi posti, senza limitazioni di tempo o di orario. Attualmente – ha proseguito Zanca – siamo in attesa della comunicazione ufficiale di fine lavori da parte di Coop Allenza 3.0 per poter concludere la cessione”.

L’assessore ha letto la risposta del direttore immobiliare di Aldi contattato al fine di organizzare un incontro urgente: “Sono consapevole di non essere in regola con la regolamentazione del parcheggio perché in parte ‘ad uso pubblico’, ma ne parlammo e ci impegnammo con il precedente sindaco affinché ci fosse ordine e sicurezza in quel supercondominio di via Canaletto. La gestione del parcheggio fa parte delle iniziative che abbiamo intrapreso”. Zanca ha poi puntualizzato che “durante l’incontro lo stesso direttore ha confermato quanto scritto via mail ribadendo che gli accordi su quanto fatto fino a quel momento erano stati presi con l’ex sindaco e la sua struttura”.

Rispetto alle azioni intraprese dal Comune, l’assessore ha quindi ricordato che il 24 gennaio è stata inviata ai legali di Aldi e a Nexobility una comunicazione ufficiale che imponeva di rimuovere entro 48 ore ogni segnaletica non coerente con l’utilizzo pubblico dell’area, vietando di elevare ulteriori “illegittime” sanzioni. Inoltre, in un incontro del 4 febbraio con Zanca, il direttore di Aldi prendeva l’impegno di chiedere a Nexobility di restituire le somme pagate ai cittadini.

Zanca ha quindi precisato di aver aggiornato le associazioni a tutela dei consumatori (Federconumatori e Confconsumatori) rispetto a come ottenere i rimborsi di quanto già pagato dai cittadini; rimborsi che saranno erogati da Nexobility a fronte di richieste ricevute via mail o via posta.

Infine, sulla prospettiva di ulteriori controlli per evitare situazioni simili, richiesta dall’istanza, l’assessore ha precisato che a oggi non sono stati registrati casi analoghi a quelli del parcheggio Aldi, puntualizzando che altri parcheggi, come quello di Esselunga, sono completamente privati.

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