umberto-eco“Se ne è andato l’intellettuale italiano più noto al mondo che a Bologna ha lasciato tracce decisive nel promuovere un’idea di cultura alta e in grado di venire comunicata al tempo stesso.
Tra I fondatori del Dams, ai tempi in cui Nanni Loi insegnava Televisione e Celati letteratura americana; è stato Presidente della Scuola superiore di studi umanistici di Bologna. Docente di semiotica tra i più noti al mondo, è stato tra i fondatori di Scienza della Comunicazione.
‎Studioso da Tommaso d’Aquino a James Joyce, esperto di cultura e comunicazione di massa fin dalla pubblicazione nel ’64 del celebre Apocalittici e Integrati, ha insegnato semiotica a partire dal 1975.
Tra I fondatori del corso di laurea di Scienze della Comunicazione a metà degli anni ’90 cui poi molti altri Atenei hanno seguito le orme, ha saputo fare uscire il sapere accademico dalle sole aule universitarie. Famose erano le sue originali lezioni, quando, dopo aver pubblicato ‘la struttura assente’, di mattina insegnava semiotica e di pomeriggio parlava di narratologia, seguito da un pubblico vasto, non solo di studenti.
Pur non avendo mai fatto una scelta di militanza stretta, mai quindi inquadrato in un partito, non aveva mai fatto mancare la sua voce sulle questioni principali di politica attiva.
A Bologna lo si ricorda con un euro in mano, al Palazzo dello Sport, a sostegno di una nuova Europa, più recentemente sostenne con forza l’idea di fondare una nuova casa editrice indipendente, per contrastare ogni forma di monopolio culturale.
Famoso al Mondo non solo per i suoi studi di estetica, ma a partire dal Romanzo ‘In nome della Rosa’, lo ricordiamo soprattutto per aver saputo unire la grande competenza dello studioso, con l’enorme attenzione per la divulgazione del pensiero scientifico e della letteratura.

Sarà ricordato lunedì in apertura di Consiglio comunale”.

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