Fermato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia si è spacciato per cittadino Lituano incensurato, esibendo tanto di documento d’identità. Si è rivelato invece un cittadino georgiano con una sfilza di precedenti di polizia per vari reati tra cui furti in abitazione. La circostanza di non essere stato in grado di riferire ai carabinieri con esattezza la città dove fosse nato ha insospettito gli operanti che al riguardo hanno condotto in caserma l’uomo. L’esito delle indagini dattiloscopiche sulle sue impronte digitali hanno rivelato la sua reale identità accertando di conseguenza la falsità dei documenti d’identità esibiti ai militari. Con l’accusa di uso di atto falso e false dichiarazioni a pubblico ufficiale, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato il cittadino georgiano Z.M. 22enne in Italia senza fissa dimora, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.
L’origine dei fatti ieri intorno alle 21,30 quando nel corso di un controllo alla circolazione stradale eseguito in via E. Che Guevara di Reggio Emilia i Carabinieri del Nucleo Radiomobile fermavano un’autovettura Mercedes C 200 con targa polacca. Durante le procedure di identificazione un cittadino asseritamente lituano consegnava ai Carabinieri la carta d’identità e la patente di guida rilasciate dalle autorità Lituane. Tuttavia la circostanza che alla richiesta dei Carabinieri di indicare la città dove fosse nato il giovane non sapesse rispondere ha insospettito gli operanti che conducevano l’uomo in caserma per sottoporlo ai rilievi dattiloscopici. Tali verifiche permettevano di acclarare che il cittadino lituano veniva identificato per il sunnominato 22enne georgiano come peraltro risultato al Ministero degli Affari Interni della Georgia. Alla luce di quanto sora e considerato che il 22enne utilizzava documenti falsi ed aveva dichiarato false identità veniva dichiarato in arresto. Con la reale identità cambiava anche lo status giuridico dell’interessato che incensurato con le false generalità è invece come cittadino georgiano risultato censito alla banca per reati contro il patrimonio, detenzione abusiva di armi, ricettazione e inosservanza all’ordine di espulsione. L’uomo veniva quindi ristretto a disposizione della Procura reggiana.