medici-donnaIn questi giorni le Organizzazioni Sindacali hanno avuto un confronto con la Conferenza territoriale Socio Sanitaria per affrontare il tema dell’applicazione del decreto ministeriale sul riordino ospedaliero che nella programmazione regionale si concretizzerebbe in un calo di 110 posti letto nella Provincia di Modena.
I Sindacati Confederali Cgil Cisl Uil insieme con le sigle dei Pensionati e della Sanità hanno chiesto al tavolo provinciale di avere la massima attenzione ad alcuni punti prioritari per la tenuta del sistema sanitario modenese:

1)  – Modena ha già ridotto negli ultimi 4 anni i posti letto complessivi  passati da 2.882 a 2.611 ed ha già raggiunto il limite di copertura del 3,7 per mille sul totale della popolazione così come previsto dalla normativa di riordino.
2)  – Affrontare la discussione su tutta la rete sanitaria provinciale modenese, non solo sul pur importante processo di fusione Baggiovara-Policlinico, in un ottica di integrazione ed equilibrio tra le strutture del centro e della periferia provinciale che hanno svolto una importante funzione di presidio e garanzia per la popolazione.
3) – Se, come è stata la rassicurazione dei direttori generali delle Aziende sanitarie, il calo dei 110 posti letto sarà, in maggior parte, trasformazione in prestazioni ambulatoriali è molto importante che non si determini un peggioramento delle prestazioni rese al paziente e per questo è fondamentale mantenere il numero e le competenze del personale impiegato. Altrettanto importante sarà non avere aggravi economici per i pazienti in termini di richiesta di ticket.
4) – Va proseguito il completamento funzionale dei presidi delle Case della Salute e degli Ospedali di Comunità che, per gli obiettivi e le funzioni che la normativa gli attribuisce, possono essere degli strumenti importanti per dare risposte ai crescenti bisogni determinati dai cambiamenti demografici e dall’invecchiamento della popolazione in termini di servizi per le malattie croniche, per la riabilitazione, per la presa in carico effettiva dei pazienti dimessi dagli ospedali e sull’importante funzione di prevenzione e promozione della Salute, essendo tra l’altro luoghi dove il paziente ha la comodità di trovare tutti gli specialisti di cui ha bisogno.

A margine dell’incontro Cgil Cisl Uil hanno espresso la necessità di trovare una soluzione alle difficoltà insorte sul tema privacy, poiché le modalità organizzative della rete sanitaria non possono essere un ostacolo al perseguimento della salute dei cittadini, senza dimenticare che oscurare referti di esami svolti presso altre aziende potrebbe comportare un’ulteriore richiesta di esami con allungamento dei tempi d’attesa che continua ad essere un tema scottante per le organizzazioni Sindacali che a tal proposito hanno fissato un ulteriore momento di confronto la prossima settimana.
Nell’attesa di completare l’estensione del fascicolo sanitario i Sindacati propongono che attraverso l’intervento della Regione si trovi la soluzione per evitare ritardi e disservizi.

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