Come pionieri alla scoperta di nuove opportunità per la filiera agroalimentare emiliano-romagnola in Vietnam.
Magnoni di Modena, Unifill di Bomporto, Tropical Food machinery di Busseto, Ocme di Parma e Sacmi di Imola sono le cinque aziende protagoniste della missione imprenditoriale che si è svolta a Ho Chi Minh City in Vietnam, mercato in forte crescita per prodotti di consumo e agroalimentari stranieri, in particolare italiani.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto “Destinazione Vietnam II: Foodfactory” articolato in vari passaggi, tra cui momenti formativi e focus di preparazione alla missione rivolta alle imprese emiliano-romagnole del settore agroindustria e packaging, interessate a sviluppare partnership commerciali e produttive.
Si sono svolti 30 incontri B2B e visite aziendali con operatori vietnamiti selezionati sulla base di agende prefissate tenendo conto delle esigenze delle imprese che hanno partecipato, nell’occasione, anche alla fiera del confezionamento e imballaggio “ProPak Vietnam”.
Un utile momento di approfondimento è stato il seminario “Italian Food Processing and Packaging Technology” a cui hanno partecipato Bruna Santarelli, direttore della sede vietnamita di ICE Agenzia, Carlotta Colli, console generale d’Italia a Ho Chi Minh City, Dan Hien Nguyen, vice presidente dell’associazione vietnamita Food & Foodstuff (FFA) e Duong Tan Thong esperto dell’associazione vietnamita Fruit & Vegetable.
Il progetto, inserito nel Programma Pluriennale regionale BRICST Plus 2013-2015, è promosso da Regione Emilia-Romagna, Unione regionale e Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, PROMEC – Azienda Speciale della Camera di commercio di Modena, in collaborazione con la Camera di commercio italiana in Vietnam (ICHAM) e ICE Agenzia.
“La missione è stata una tappa importante di un percorso che riteniamo possa portare a un ritorno significativo in termini di mercato. – sottolinea Claudio Pasini, Segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna – Ci sono ampi margini perché possa crescere il livello dell’interscambio verso un Paese che vive un aumento del Pil annuo intorno al 6 per cento. Il desk attivato in Vietnam ha supportato diverse attività che potranno essere consolidate a vantaggio delle nostre imprese. La scelta di Regione e Unioncamere Emilia-Romagna di lavorare a sistema e con una progettualità di medio e lungo periodo per rafforzare i rapporti tra con Vietnam è stata positiva”.
Carlotta Colli, Console d’Italia a Ho Chi Minh City, sottolinea “la lungimiranza della scelta di Unioncamere Emilia-Romagna” evidenziando che “le eccellenti relazioni bilaterali e la significativa crescita registrata dal Vietnam rendono oggi quel mercato una scommessa vincente, in particolare per le aziende del settore agro-industria, prioritario nella prospettiva degli accordi di libero scambio con l’UE e TTP. Le tecnologie e i prodotti agroalimentari italiani troveranno una nuova importante vetrina nella prossima fiera FoodExpo Vietnam in programma a novembre a Ho Chi Minh City, a cui l’Italia è stata invitata a partecipare in qualità di Country of Honor con un proprio padiglione”.
Il Vietnam è un esportatore di prodotti agricoli e della pesca, ma la sua filiera agroalimentare ha bisogno di tecnologie e investimenti in macchinari, catena del freddo, impianti di packaging che le aziende italiane sono in grado di fornire.
“L’internazionalizzazione è il grande driver per l’economia su cui la Regione Emilia-Romagna sta investendo e costruendo una strategia di lungo periodo 2016-2020 basata sulla collaborazione con alcuni Paesi emergenti. – afferma Ruben Sacerdoti, Responsabile del Servizio Internazionalizzazione delle Imprese della Regione – Tra questi certamente il Vietnam che rappresenta un target di grande interesse perché viene visto come un Paese affidabile dove andare a investire, cercare partnership produttive e commerciali importanti per penetrare anche in altri mercati del Far East, trovare sub-fornitori e tecnici qualificati, scoprire nelle qualificate università dei talenti da inserire nei propri organici aziendali. Questa iniziativa portata avanti con Unioncamere Emilia-Romagna – aggiunge Sacerdoti – riprende i temi lanciati dalla Regione a Expo 2015 e tutto il lavoro fatto nei settori della food safety, food security e food sustainability che corremmo condividere anche con il Vietnam nella seconda edizione del World Food Research & Innovation Forum che si terrà a Parma il 9 e 10 maggio”.
La voce delle imprese
“Una esperienza positiva, molto interessante, che ci darà possibilità di approfondimento a breve – dice Gerardo Medicina, direttore vendite della Magnoni – Le nostre visite debbono essere mirate in un Paese che offre molto e in forte sviluppo”.
“L’obiettivo era di trovare agenti e collaboratori per espanderci in questo mercato. Abbiamo trovato un paio di contatti interessanti e di prospettiva – dichiara l’export manager di OCME, Filippo Huller – Il Vietnam è uno dei mercati più interessanti che non sta subendo rallentamenti. Va risolto un problema di logistica per una presenza migliore”.
“Dopo aver esplorato il Sud America dove abbiamo aperto una filiale in Brasile e abbiamo approfondito le nostre competenze relative alla lavorazione della frutta tropicale, siamo alla nostra prima esperienza in Vietnam – sostiene Katia Cassol, export manager di Tropical Food machinery – E’ un mercato interessante per una dimensione come quella della nostra società che produce impianti su misura e non di grande capacità. Gli incontri sono stati molto positivi perché gli interlocutori avevano idea precisa di sviluppo della propria attività”.
“A livello fieristico è stata la prima esperienza dopo qualche contatto commerciale negli ultimi anni – conferma Alberto Ninni, ceo di UNIFILL– Il Vietnam ha dei vantaggi per quanto riguarda il crescente tenore di vita e quindi richiesta di consumi e disponibilità di aziende interessate all’innovazione che reputano i fornitori italiani partner credibili. C’è interesse sia da parte di utilizzatori finali che di aziende”
“In un paese come il Vietnam in rapida crescita, ma ancora alla ricerca di modernità e qualità produttiva, le visite aziendali organizzate attraverso gli enti istituzionali sono di grande importanza. – aggiunge Lorenzo Mazzoni, sales manager di Sacmi – Questa modalità di incontro, come ho potuto constatare personalmente, dà lustro ai clienti, lusingati di questo onore. A loro volta ricambiano mostrando una sincera attenzione verso la tecnologia italiana. C’è ancora molto da fare per far sì che il nostro lavoro sia valutato per l’eccellenza che rappresenta in molti campi, ma questo è sicuramente un buon modo. L’attività messa in campo da Unioncamere Emilia-Romagna per gli incontri B2B è stata molto professionale e accurata”.