Nuova vita per frutta e pane che restano sulle tavole delle mense scolastiche, ma soprattutto allenare i bambini, insieme alle loro famiglie, a dare la giusta considerazione al cibo contrastando lo spreco alimentare. Questo l’obiettivo del progetto promosso dal Comune di Modena grazie al sostegno della Cooperativa di ristorazione Cir e di Legambiente, che coinvolge, in quest’anno scolastico, tre scuole cittadine: le primarie Galilei, Cittadella e Buon Pastore. Pari, complessivamente, a circa un migliaio di alunni e alle loro famiglie.
Il progetto è semplice e replica esperienze simili che sono diventate buone prassi in altri Paesi. I generi alimentari non consumati a scuola, in particolare la sperimentazione viene condotta con pane e frutta, vengono opportunamente conservati nello zainetto “salva pane e frutta” e portati a casa dai bambini che se li possono mangiare a cena o come merenda al termine delle lezioni.
L’avvio del progetto è stato preceduto e affiancato da un’attività, in classe e presso le famiglie, di promozione e sensibilizzazione contro lo spreco alimentare. Ai bambini è stato quindi distribuito l’apposito sacchettino in cui conservare il cibo e un contenitore dove collocare il pane avanzato. Gli esiti del progetto saranno monitorati anche attraverso un questionario predisposto da Legambiente rivolto a ragazzi e ai loro genitori finalizzato proprio a rilevare quante cibo è stato portato a casa e che fine ha fatto.
“Oltre alla indispensabile collaborazione del personale scolastico direttamente coinvolto nella distribuzione del kit per il recupero degli alimenti – spiega l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza – e dei docenti che in classe insegnano ai loro alunni l’importanza del cibo e a farne un uso corretto, il successo del progetto è strettamente legato al grado di coinvolgimento e di motivazione delle famiglie che sono il primo ambito educativo in cui crescono i nostri ragazzi. I genitori hanno infatti un ruolo significativo durante tutta l’iniziativa: attraverso i rappresentanti vengono coinvolti e sensibilizzati, perché è importante che il cibo recuperato, una volta a casa venga portato in tavola per dare valore al gesto compiuto dai bambini”.
Cir Food ha messo a disposizione gli zainetti in cotone, che ogni alunno si porta a mensa, dove infilare il pane non mangiato, e gli appositi contenitori in plastica Pet in cui conservare la frutta, entrambi riciclabili.
Legambiente ha inoltre fornito il materiale didattico contro lo spreco alimentare da utilizzare in classe. Il punto di partenza è che ogni settimana in ogni casa si buttano mediamente 149 chilogrammi di cibo, pari a circa il 27 per cento della spesa, che si traduce in circa 7 euro a famiglia di alimenti sprecati ogni settimana. Da qui la necessità di allenarsi contro lo spreco.
Tramite le schede informative “Buon cibo” i bambini, e ancor più i genitori attraverso i figli, vengono sensibilizzati a una serie di gesti finalizzati a evitare che il cibo vada buttato. Consigli semplici come: prima di fare la spesa controlla bene cosa ti serve, in modo da comprare solo il necessario; se non puoi mangiarli, congela prodotti freschi e avanzi prima che vadano a male; se ti accorgi di avere cibo che non riuscirai a consumare dallo ai vicini di casa; riusa avanzi e scarti inventando nuove ricette e, in ultima analisi, realizzando in casa un utile Compost per fertilizzare il terreno. Agli alunni viene spiegato che il recupero può essere anche divertente e creativo, insegnando loro quali scarti di frutta e verdura, cotti in acqua bollente, utilizzare per ottenere colori adatti a tingere carta e tessuti.