Come segnalato da diversi cittadini, quella che doveva essere un’operazione di pulizia delle sponde approvata dal Servizio Tecnico di Bacino, si è trasformata sotto gli occhi di tutti in un vero scempio ambientale.
Dovevano essere tagliate piante secche e ripulito il sottobosco per una situazione giudicata pericolosa, ma è sufficiente percorrere il tratto a piedi e osservare le mastodontiche cataste di legna lungo la strada nei pressi dei cantieri non delimitati né segnalati in modo alcuno, per rendersi conto a occhio nudo che gli interventi non hanno assolutamente risparmiato piante sane e protette e si allargano ben oltre le sponde del torrente.
Parliamo di migliaia e migliaia di alberi che sono già stati tagliati lungo quasi dieci chilometri di fiume, tra la zona della Riserva di Nirano e quella dell’Oasi del Colombarone, senza particolari distinzioni tra piante secche e piante vive, tra piante protette e piante di minor pregio.
Serviranno anni per ripristinare un habitat considerato corridoio ecologico anche nei Piani di Tutela; temiamo inoltre un aumento dei rischi idraulici, contrariamente a quello che doveva essere l’obiettivo dell’intervento e cioè prevenire il pericolo di esondazione: cosa succederà quando le piene non troveranno ostacoli di nessun tipo a rallentarle?
Riteniamo non sufficiente la dichiarazione, peraltro pervenuta solo a seguito della polemica scaturita sui giornali, con la quale l’amministrazione comunale di Fiorano demanda ogni responsabilità alla Regione: se vero è che essa è l’ente competente in materia, altrettanto vere sono le molte attribuzioni del comune in merito alla tutela dell’ambiente e nei confronti della cittadinanza.
Nel programma elettorale con il quale la coalizione di centro sinistra si è presentata a sostegno della attuale amministrazione è contenuta e stabilita la massima attenzione nei confronti delle tematiche ambientali: questa attenzione nel caso specifico è stata, a nostro avviso, inadeguata: esigiamo pertanto che la questione che concerne l’accuratezza dei controlli effettuati venga al più presto chiarita all’interno della maggioranza e nei confronti di tutti i cittadini.
Nel contempo, SEL attiverà i propri canali istituzionali regionali affinché si possano avere le dovute delucidazioni.
(Mariella Lioia – Coordinatrice SEL Federazione di Modena)