Il Consiglio metropolitano ha approvato nella seduta di ieri pomeriggio le Linee guida per gli Indirizzi del Bilancio di Previsione 2016/2018 della Città metropolitana. Il documento ha ottenuto 9 voti a favore (PD e Sinistra per i Beni comuni) e 2 contrari (Uniti per l’Alternativa).
Il triennio 2016-2018, a seguito della prima definizione dell’assetto istituzionale delle Città metropolitane, costituisce l’avvio concreto del nuovo Ente.
Dal punto di vista finanziario l’obiettivo principale della Città metropolitana, anche nel 2016, è attivare le azioni necessarie per il rispetto del pareggio di bilancio (ex patto di stabilità) e il mantenimento degli equilibri finanziari. Attualmente, considerato che le norme hanno modificato (almeno per il 2016) le regole del patto, è importante contribuire positivamente alla tenuta dell’economia del territorio, oltre al rispetto degli impegni assunti nei confronti dei terzi, attraverso il puntuale pagamento di tutte le spese, non solo per le opere pubbliche.
Occorre procedere, inoltre, al finanziamento del piano degli investimenti e delle opere pubbliche approvato il 14/10/2015 per il periodo 2016-2018: alla fine del 2015, a seguito della vendita della partecipazione in Aeroporto, la Città metropolitana ha destinato circa 9 milioni di euro a diversi interventi su viabilità e scuole, che partiranno nei prossimi mesi. Infine, in mancanza di ulteriori interventi normativi, i bilanci dei prossimi anni (2017 e 2018) dovranno sopportare maggiori spese complessive per 12,5 milioni di euro, pertanto occorrerà valutare approfonditamente e limitare tutte le spese che possono ripercuotersi negativamente sugli equilibri futuri.
“Un Bilancio di transizione – lo ha definito il consigliere delegato Marco Monesi – per due motivi: il cambio di mandato e il passaggio da una gestione in fase di evoluzione a una gestione che va stabilizzandosi. Per quanto riguarda le risorse stiamo via via puntualizzando le esigenze economiche della Città metropolitana per il prossimo triennio, resta da definire cosa accadrà nel 2017 per quanto riguarda i tagli previsti per le ex Province. Ora si tratta di dare attuazione agli Indirizzi di Bilancio attraverso un intenso lavoro di sintesi delle azioni intraprese dall’Ente tenendo conto anche del Piano strategico metropolitano”.
Le entrate tributarie sono previste con un trend in crescita per il 2016 –2018, per quanto riguarda le spese occorrerà procedere con tempestività alla rideterminazione della dotazione organica e alla conseguente definizione del fabbisogno del personale per il triennio 2016-2018, tenendo conto sia dei vincoli giuridici, che la legge di stabilità per il 2015 ha determinato per le Città metropolitane e le Province, sia dei vincoli finanziari (pareggio di bilancio e mantenimento degli equilibri). Il riferimento è rivolto alle difficoltà finanziarie dovute all’ulteriore quota aggiuntiva (8,671 mil) di spending review, prevista dal 2017 oltre che al pagamento completo delle rate dei mutui (3,83 mil).
Fra gli aspetti istituzionali che hanno un impatto sulla predisposizione e gestione del bilancio vi sono le elezioni del Consiglio metropolitano e l’intesa con Regione e Arpae per la collocazione delle funzioni collegate al riordino istituzionale.