“Alla soglia dei 70 anni ( anche se non li dimostra) L’azienda Ferrari si rinnova nel gruppo dirigente. Questo solitamente può essere il preludio di una ventata di novità, che come UIL auspico vivamente per certi aspetti, una continuità, almeno sotto alcuni punti di vista” – dichiara il Segretario generale UIL Modena-Reggio Emilia Luigi Tollari.
“E’ ovvio che per i Modenesi e non solo, questa azienda ha un significato che và ben oltre i propri confini industriali e non si può negare che la dirigenza Montezemolo , non abbia avuto la capacità di interpretare e attuare cambiamenti tali da trasformare una casa automobilistica di nicchia a una realtà che pure nella conservazione di antiche tradizioni, ha visto moltiplicarsi gli indicatori con il segno più davanti.
Mi riferisco al numero degli occupati e dell’indotto , agli investimenti significativi attuati tali per cui; ambiente, sicurezza, qualità del prodotto , salario, diritti sono parimenti aumentati, seppure non sempre all’altezza delle nostre aspettative.
In questo contesto, i tanti confronti e a volte accese discussioni sul fronte sindacale, con il responsabile delle risorse umane, dott. Mario Mairano, pure nel rispetto dei reciproci ruoli, sono sempre stati improntati sulla dialettica certamente , ma in particolare sul rispetto fra le persone e comunque basati sul merito delle richieste avanzate di volta in volta.
A loro va il merito di avere mantenuto l’autonomia della Ferrari dal mondo Fiat. Per questo le relazioni sindacali ne hanno decisamente beneficiato.
Queste – conclude Tollari – sono le ragioni per cui auspichiamo che la nuova dirigenza, qualunque essa sia, tenga conto di queste modalità che, come la storia insegna dentro e fuori ogni singola impresa, può essere portatore di crescita , condivisione e partecipazione degli obiettivi, di cui i lavoratori tutti molto spesso sono gli artefici”.