Tiziano-Motti-4-autFallisce il vertice tra i paesi produttori di petrolio, riuniti a Doha con l’obiettivo di congelare la produzione e far risalire i prezzi del greggio sui mercati internazionali. La tensione tra Arabia Saudita e Iran ha prevalso sulle intenzioni delle altre nazioni presenti (Russia, Qatar e Venezuela, Algeria, Angola, Azerbaigian, Ecuador, Indonesia, Iraq, Kazakistan, Kuwait, Messico, Nigeria, Oman, Emirati arabi) e la riunione è stata a lungo interrotta nella ricerca di un compromesso, mai arrivato, sul testo finale dell’intesa. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti. L’Arabia ha posto il veto su un accordo che non avesse contemplato la partecipazione anche di Teheran. Ma il governo iraniano, da poco uscito dall’embargo, ha sin da subito manifestato la sua piena contrarietà ad accettare alcun limite al proprio export petrolifero. La bozza iniziale di accordo proponeva di porre come tetto alla produzione i livelli di gennaio scorso, da mantenere intatti fino ad ottobre prossimo.

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