Vetri ad alta densità e con proprietà luminescenti, che contengo metalli pesanti e terre rare, saranno l’oggetto della collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria di Modena “Enzo Ferrari” – DIEF di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggi Emilia ed il Fermilab di Chicago (USA).
Questi vetri “speciali”, progettati e sperimentati dal gruppo di ricerca di Unimore, coordinato dalla prof.ssa Cristina Siligardi, trovano applicazione nei rilevatori di particelle di nuova generazione quali i calorimetri dual-readout e portano il DIEF ed il Fermilab a proseguire la collaborazione nell’ambito di un nuovo progetto denominato REDTOP.
REDTOP, che si propone di studiare processi fisici, mai osservati finora e che potrebbero contribuire alla comprensione delle leggi che regolano l’Universo, intende utilizzare i vetri “speciali” nella costruzione di un apparato sperimentale. “Per discriminare i segnali provenienti da processi estremamente rari dal fondo, generato da processi fisici già noti, – spiega la prof.ssa Cristina Siligardi di Unimore – è necessario lo sviluppo di un calorimetro cosiddetto a doppia lettura (dual-readout). Quest’ultimo deve essere sufficientemente denso per fermare la radiazione da studiare e al tempo stesso deve generare luce quando è presente tale radiazione. I normali cristalli, peraltro estremamente costosi, non sono adeguati per questo compito. Invece, i vetri studiati dal nostro gruppo di ricerca sono ottimizzati proprio per la costruzione di un calorimetro a doppia lettura”.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca sui sistemi vetrosi del DIEF ed il Fermilab di Chicago, grazie al supporto dell’INFN – Istituto di Fisica Nucleare, è una realtà consolidata dal 2011 grazie alla partecipazione all’interno del progetto T1015-TWICE-Techniques for Wide-range Instrumentation in Calorimetry Experiments nel quale il gruppo Unimore ha progettato e sviluppato i vetri ad alta densità.
Il gruppo di ricerca è coordinato dalla prof.ssa Cristina Siligardi, professoressa associata e docente del corso di laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali e laurea triennale in Ingegneria Civile e dalle collaboratrici, e vi operano l’ing. Consuelo Mugoni e l’ing. Silvia Barbi, laureate entrambe a Modena in Ingegneria dei Materiali.