Attenzione agli autovelox in paese. L’installazione, però, non è certo stata attuata per far cassa, bensì per utilizzare gli eventuali introiti sul versante della sicurezza stradale e dopo aver ascoltato le sollecitazioni di alcuni cittadini. Gli autovelox sono posti in punti precisi: due in via Cavour, in zona, all’altezza, del quartiere Bellincina, per essere precisi, e altrettanti sono in via Di Sotto, a Ponte Motta. I rimanenti, divisi in parti uguali, si trovano in via Ronchi, in via Papazzoni e, infine, in via Sant’Anna.
«Il Comune ha installato gli autovelox – spiega l’assessore Filippo Viaggi che ha la delega alla Polizia Municipale – gli agenti provvedono a presidiarli e a utilizzarli. Li abbiamo collocati come strumento di prevenzione e di sicurezza stradale, perché gli automobilisti tendono così ad andare più piano. Conseguentemente, diminuiscono gli incidenti in territorio urbano».
L’amministrazione comunale di centro sinistra è intervenuta su segnalazione di alcuni cittadini, che avevano costatato, in specifiche zone, come fosse aumentata la percentuale di pericolo per coloro che vi abitano. La maggior parte delle somme introitate dal Comune con l’incasso delle contravvenzioni, è investita sul fronte della prevenzione, per migliorare la sicurezza stradale. Si pensi alla segnaletica orizzontale o verticale, o all’acquisto di apparecchiature. E si ricordi pure che le stesse sono tarate in modo tale da tener conto di un limite di tolleranza, come previsto per legge.
«Contrariamente a quanto pensano in tanti – termina l’assessore Filippo Viaggi – che sono magari arrabbiati dopo avere preso una multa, anche se spesso puntualmente strumentalizzati dalle opposizioni, qua non si fa cassa, come detto. Anzi, chiariamo definitivamente che non sono utili nemmeno a premiare i vigili urbani di Cavezzo. Gli agenti, infatti, non hanno introiti aggiuntivi allo stipendio. Gli autovelox sono da noi uno strumento per cercare di ridurre gli incidenti stradali e di moderare la velocità durante il transito dei centri urbani».
