tessuto-arazzoDal Museo civico d’arte di Modena al Museo Civico Medievale di Bologna. Alla mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune”, allestita fino al 17 luglio 2016 c’è, infatti, anche un prezioso frammento di tessuto ad arazzo appartenente alla collezione tessile Gandini dei Musei modenesi.

Promossa nell’ambito delle celebrazioni per il Nono Centenario della nascita del Comune di Bologna, la mostra ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio presente nel museo che la ospita e, anche tramite prestiti, portare all’attenzione del pubblico significativi manufatti dei secoli XI, XII e XIII tra cui sculture, armi, oreficerie, tessuti, documenti e codici miniati.

Particolare rilevanza è stata riservata, fra questi, al frammento di tessuto ad arazzo palermitano della prima metà del XII secolo del Museo civico d’arte di Modena, rara e preziosa testimonianza delle vicende relative agli esordi della lavorazione della seta in Italia. Proveniente dalla chiesa modenese di San Pietro, fu rinvenuto con le reliquie dei Santi Abdon, Gaudenzio, Rodolfo e Cesario e verosimilmente era servito per avvolgerle. Con la diffusione del fenomeno di venerazione delle reliquie, infatti, i preziosi tessuti utilizzati per proteggerle e magnificarle diventavano essi stessi reliquie, a loro volta venerati e attentamente conservati.

Il piccolo frammento di San Pietro introduce uno dei temi più dibattuti e controversi della storia dei tessuti d’arte europei, quello delle origini e sviluppo della lavorazione della seta in Sicilia e della diffusione di quest’arte in Italia.

I Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino a Modena sono visitabili gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 (con possibilità di apertura pomeridiana per gruppi di minimo 20 persone, su prenotazione); sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; chiusi nei lunedì non festivi

Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).

 

bragaglia597-SalutandoDISEGNI E FOTO DELLA CIVICA IN MOSTRA IN ITALIA E FRANCIA

Dalla fotodinamica “Salutando” del 1911 di Anton Giulio Bragaglia, prima a New York e ora a Parigi, ai disegni di Ferrazzi dedicati a Piero della Francesca, ora in mostra a Forlì nell’esposizione dedicata al grande pittore rinascimentale; dai 17 disegni di importanti autori prestati a Rimini per la Biennale del Disegno, a uno scatto di Walker Evans del 1936 a Reggio Emilia per il Festiva Fotografia Europea.

Oltre alle mostre che a palazzo Santa Margherita ne valorizzano il patrimonio, per le opere delle Collezioni di disegno e di fotografia della Galleria Civica di Modena, come testimoniano i prestiti in atto, sono continue le richieste provenienti da musei ed enti privati per arricchire il percorso di esposizioni temporanee.

Nel 2014, la famosa “fotodinamica” “Salutando” (1911 – later print) di Anton Giulio Bragaglia era stata esposta al Guggenheim di New York nella rassegna, che celebrava il centenario del Futurismo. Ora, e fino al 17 luglio, la stessa opera si troverà a Parigi al Muséè d’Art Moderne de la Ville de Paris nella mostra “La Boîte de Pandore, une autre photographies par Jan Dibbets”, che ripercorre la storia della fotografia dalla sua invenzione ai giorni nostri secondo gli occhi dall’artista concettuale Jan Dibbets (www.mam.paris.fr).

Altre opere della ‘Civica’ sono protagoniste in diverse esposizioni in Italia. È il caso dei nove disegni di Ferruccio Ferrazzi provenienti da “Album dall’antico” (1914-1955), dedicati all’opera di Piero Della Francesca, presenti fino al 26 giugno, ai Musei di San Domenico a Forlì, in occasione della rassegna “Piero Della Francesca. Indagine su un mito”, organizzata da Fondazione Cassa di risparmio e Comune di Forlì, che propone il confronto di artisti, critici e storici dell’arte con il maestro di Sansepolcro in cinque secoli di storia (www.mostrefondazioneforli.it).

Dalla Raccolta del disegno della Galleria civica provengono, inoltre, 17 opere di importanti autori contemporanei, quali Mario Sironi, Arturo Martini, Enrico Prampolini, Mauro Reggiani, Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Fausto Melotti, Enrico Baj, Tancredi Parmeggiani, Dadamaino, Mario Schifano, Concetto Pozzati, Giulio Paolini, Claudio Parmeggiani, Adriano Altamira, Giuseppe Penone, Davide Benati, esposti fino al 10 luglio alla Biennale del Disegno di Rimini all’interno di “Profili del mondo. L’umano paesaggio, da Guido Reni a Kiki Smith”, al Museo della città, e “Profili del mondo. Il racconto naturale da Claude Lorrain a Giuseppe Penone”, al Far (Fabbrica Arte Rimini), a cura di Alessandra Bigi Iotti, Marinella Paderni, Massimo Pulini, Giulio Zavatta, (www.biennaledisegnorimini.it).

Dalla Raccolta della fotografia poi, in collaborazione con Fondazione Fotografia di Modena, fino al 10 luglio 2016 il Ciac (Centro Italiano Arte Contemporanea) di Foligno (www.centroitalianoartecontemporanea.com) ospita i 12 scatti di “Jupiter Portfolio” (1975) di Minor White, per la mostra “Flags of America” a cura di Italo Tomassoni e Filippo Maggia.

Infine, a fotografia di Walker Evans “Penny Picture Display, Savannah” (1936) sarà fino al 10 luglio a Palazzo Magnani a Reggio Emilia nella mostra “Walker Evans. Italia” a cura di Laura Gasparini, nell’ambito del Festival Fotografia Europea 2016 (www.fotografiaeuropea.it), in cui si evidenzia l’influenza che Evans ha avuto sui fotografi italiani dal punto di vista formale e compositivo, nell’accuratezza dell’inquadratura e nella ricerca di equilibrio tra documentazione e interpretazione.

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