Ospite d’eccezione l’altra sera al Modena Golf & Country Club di Colombaro. Il noto banchiere Alessandro Profumo è intervenuto ad una serata organizzata dai Rotary club di Sassuolo, Castelvetro Terra dei Rangoni e Frignano, insieme al Lions Formigine Castello.
Oltre ad imprenditori, banchieri e professionisti, erano numerose le autorità presenti: i sindaci di Sassuolo Claudio Pistoni, di Fiorano Francesco Tosi, di Maranello Massimiliano Morini e di Formigine Maria Costi, e il Comandante dei Carabinieri di Sassuolo Fabrizio Picciolo.
Il tessuto industriale italiano è fatto per lo più da PMI che sono quelle maggiormente esposte con il sistema bancario (circa 200 miliardi di sofferenze). “Queste aziende – ha sottolineato Profumo – hanno difficile accesso ai mercati e il loro rapporto con le banche continua ad essere fondamentale per avere credito. In media una azienda con 50 milioni di fatturato ha rapporti con 8 banche diverse: la mancanza di una house bank rende difficoltoso un rapporto di vera partnership tra banca e impresa. Se qualche anno fa per erogare 100 euro di prestiti, la banca aveva bisogno di un capitale di 2,5 euro, oggi necessita di un capitale, mediamente, di oltre 10 euro, rendendo molto più selettiva l’erogazione dei prestiti”.
Sul salvataggio delle banche Profumo ha ricordato come in Italia siano stati utilizzati finanziamenti con fondi pubblici per 4 miliardi di euro contro i 270 utilizzati dalla Germania, a testimonianza della solidità del sistema bancario italiano. “La ripresa del nostro Paese – ha affermato Profumo – non può più passare solo attraverso il credito bancario, ma sono fondamentali economie di scala e aggregazioni di imprese, che sappiano guardare al mercato globale con una maggiore solidità patrimoniale”.
Il futuro delle banche? “Nella mia esperienza in MPS – ha detto Profumo – si è passati, in soli 3 anni, dal 75% di transazioni allo sportello, al 23%. Ciò significa che deve cambiare il modello di business degli oltre 31.000 sportelli distribuiti in tutta Italia, con una sensibile contrazione degli stessi”. E sulla proposta di una tassazione unica del 25% sulle rendite finanziare: “Sarà molto difficile che passi, per la ferma opposizione di alcuni paesi”.
Nella foto, da sinistra: Lamberto Zini (presidente Rotary Frignano), Mario Mirabelli (presidente Rotary Sassuolo), Oreste Bertoni (presidente Rotary Castelvetro), Daniela Ferrari (presidente Lions Formigine Castello) e Alessandro Profumo