La variazione del bilancio del Comune di Modena, presentata in Consiglio comunale giovedì 22 settembre, dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari, è stata approvata con il voto a favore di Pd, Sel e Fas Sinistra italiana e quello contrario di Forza Italia e Idea Popolari liberali. Astenuti Movimento 5 stelle, Per me Modena e CambiaModena. Nella stessa seduta sono stati approvati anche il Documento unico di programmazione 2017-2019 e il Bilancio consolidato 2015 del Gruppo Comune di Modena, entrambi con il voto positivo di Pd, Sel e Fas Sinistra italiana, quello contrario di M5s, FI e Idea Popolari liberali, e l’astensione di Per me Modena e CambiaModena.
Il dibattito che ha preceduto il voto è stato aperto da Francesco Rocco (Fas Sinistra italiana) secondo il quale “questo governo ha trasformato gli enti locali e le giunte in sue estensioni sul territorio, come le prefetture, azzerando in tal modo ogni possibilità di politica locale. Proprio per le condizioni in cui si trova a operare e di cui non ha colpa, apprezziamo gli sforzi della giunta modenese di non rinunciare al welfare ma, pur confermando il nostro appoggio, rivendichiamo il diritto di portare avanti le nostre proposte sulle politiche della coesione sociale e dei diritti, sperando di avere la possibilità di dare una risposta al tentativo del governo di ammutolire le istituzioni democratiche”.
“Io non vedo come gli scenari legati a questa variazione di bilancio si possano collegare a situazioni di possibile pericolo per la democrazia” ha affermato per il Pd Marco Forghieri per il quale “con la variazione, anche se dobbiamo differire gli investimenti per motivi tecnici, non modifichiamo gli equilibri generali stabiliti nel bilancio di previsione e quindi proseguiamo sulla strada delineata all’inizio del triennio. Siamo di fronte a scelte obbligate che derivano dalla somma dei vincoli introdotti negli ultimi dieci anni anche a livello europeo e in questa situazione, che impone condizioni identiche in tutto il territorio italiano, è difficile lasciare spazio alle amministrazioni locali”.
Per Adolfo Morandi (Forza Italia), “il differimento degli investimenti non è una mera questione tecnica: è una questione di sostanza che non può che significare che ci sono delle difficoltà. Le regole per la formazione del bilancio sono cambiate perchè è necessario che i bilanci siano più legati alle reali capacità di spesa. E il rinvio degli investimenti, annunciati dal sindaco con grande rilievo, significa che questi investimenti non si faranno. Non dico che non si faranno più investimenti – ha proseguito il consigliere – perché il bilancio di Modena è ricco, il problema è che rivedendo la spesa e le priorità, come diciamo da tempo, si libererebbero risorse per un bilancio diverso e con meno tasse a carico dei cittadini”.
Intervenendo sul Dup, Mario Bussetti (Movimento 5 stelle) ha affermato che “nonostante si tratti di un documento di programmazione, di strategico c’è ben poco”. Secondo il consigliere inoltre, la programmazione “paga il contrasto tra un’economia locale che evidenzia ancora molte difficoltà e una parte macroeconomica caratterizzata da una crescita sempre in arrivo, con il risultato che, a livello di politica locale, si mette poca attenzione a quanto potrebbe rilanciare l’economia”. Infine, una nota sulla qualità dell’aria che nel documento “si afferma buona mentre i giornali scrivono in questi giorni che Modena è una delle città emiliane più inquinate: quindi o una delle due cose è falsa o si sta giocando con le parole e questo non è corretto”.