«E’ di nuovo allarme criminalità a Modena, come testimonia la serie di serie di reati commessi o tentati nelle ultime settimane a danni di imprese e cittadini: chiediamo pubblicamente, per l’ennesima volta, che non si abbassi la guardia e venga potenziato il presidio, anche ripristinando il servizio del vigile/poliziotto/carabiniere di quartiere ma pure con la realizzazione di progetti pilota nelle vie e zone più a rischio».

Così si esprime Confcommercio Modena dopo la serie di fatti criminosi che hanno avuto come teatro il capoluogo.

«Come sta emergendo dalle interviste che l’Associazione sta conducendo in vista della consueta giornata ‘Legalità mi piace’ organizzata per il prossimo 22 novembre», puntualizza Confcommercio, «in cima ai pensieri del commercio modenese, che lamenta la sparizione del vigile o poliziotto di quartiere, continua ad esserci il problema della sicurezza, considerata dalla grandissima parte degli intervistati una nota dolente e priorità assoluta».

«Ancora una volta» – prosegue la nota di Confcommercio Modena – «esprimiamo la nostra più viva preoccupazione per un’escalation che ricorda quelle già vissute negli stessi periodi degli anni scorsi: è dunque urgente garantire un maggiore presidio del centro, come della periferia, in particolare nelle frazioni, perché venga svolta una più efficace azione di contrasto nei confronti dei diversi fenomeni criminali e venga data adeguata protezione al commercio, categoria sempre più esposta e sotto tiro, come dimostrano le tre spaccate degli ultimi due giorni ad altrettanti esercizi commerciali».

«Facendo tesoro dell’esperienza condotta su tutta l’area attorno alla nostra sede, lanciamo infine una proposta», conclude il comunicato dell’Associazione, «nell’ottica di elevare il grado di sicurezza in città: mettiamo in campo progetti pilota, partecipati da imprese e cittadini, per coprire h24, con videocamere intelligenti e collegate alla centrale operativa, intere vie o aree a maggior rischio».

Ora in onda:
________________