Il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica rappresenta, nel panorama normativo nazionale, il primo tentativo di disciplina organica del fenomeno societario pubblico.

Per approfondire e analizzare le ripercussioni di questa legge, l’Unione delle Province d’Italia dell’Emilia Romagna promuove a Modena, lunedì 21 novembre, al Museo Enzo Ferrari (via Paolo Ferrari 85, dalle 9.30 alle 13) un convegno, al quale partecipa anche Angelo Rughetti, sottosegretario al ministero della Pubblica amministrazione e semplificazione amministrativa.

Dopo i saluti di Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, sono previsti gli interventi di Emma Petitti, assessore regionale al Bilancio e riordino istituzionale, Piero Antonelli, direttore generale Upi, Gianpiero Cirillo, presidente di sezione del Consiglio di Stato, Marco Dugato, ordinario di Diritto amministrativo dell’Università di Bologna,  Ciro D’Aries, consulente della Corte dei conti, Stefano Gliniaski, Tiziano Tessaro e Riccardo Patumi,  magistrati della Corte dei conti, e Gaetano Palombelli, area istituzionale Upi.

Il provvedimento, approvato nell’ambito della riorganizzazione della pubblica amministrazione (legge Madia), ha come obiettivo la riduzione del numero delle società partecipate.

La legge Madia prevede, tra l’altro, che le pubbliche amministrazioni potranno partecipare solo a “società per azioni” e a “società a responsabilità limitata”; introduce regole più complesse per la loro costituzione, il parere preventivo della Corte dei conti, forme di il monitoraggio e il controllo sulle società con una maggior responsabilità per l’ente. Significative anche le disposizioni sull’amministratore e relativi compensi, sul reclutamento e ricollocazione del personale e sulla riduzione e il miglior utilizzo delle tante società partecipate spesso di dimensioni troppo contenute per giustificarne l’esistenza e i relativi costi.

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