sisma-audizioneEntro poche settimane i Moduli abitativi provvisori rimasti, scesi ormai a 54, saranno definitivamente chiusi. Mentre gli sforzi maggiori saranno concentrati nella ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate, o distrutte, dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
Sono questi i fronti sui quali vengono concentrati gli sforzi sulla ricostruzione, emersi oggi durante l’audizione del presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, in commissione Territorio, ambiente e mobilità dell’Assemblea legislativa. Con lui l’assessore con delega alla Ricostruzione post-sisma, Palma Costi, e il direttore dell’Agenzia per la ricostruzione, Enrico Cocchi. Nella seduta sono stati illustrati l’andamento dell’attività di ricostruzione e gli strumenti telematici informativi che ne certificano le procedure, nonché le attività in programma.

“La ricostruzione privata, case e imprese, sta procedendo bene e i dati sugli interventi e i contributi lo dimostrano. Ora- ha sottolineato Bonaccini- dobbiamo correre maggiormente sul versante delle opere pubbliche che presentano complessità molto elevate, soprattutto quando si affronta il recupero di beni storici e architettonici. Ma anche su questo versante è possibile imprimere una maggiore velocità, come dimostra la riapertura nelle scorse settimane della cattedrale di Guastalla e l’inaugurazione della Cattedrale di Carpi prevista per marzo 2017. Così entra nel vivo la ricostruzione dei centri storici: l’obiettivo, non scontato, non era solo quello di ‘ricostruire’ pietre, ma di essere in grado di rinsaldare la comunità attorno a valori e simboli condivisi”.
Ad oggi i nuclei assistiti sono 2.769, rispetto ai 16.547 del dopo scosse del maggio 2012. Sono 54   i moduli abitati provvisori (Cavezzo 5, Cento 10, Concordia 4, Mirandola 3, Novi di Modena 20, San Felice sul Panaro 9 e San Possidonio 3): per queste situazioni “prevediamo che nelle prossime settimane si arriverà alla chiusura definitiva”, ha precisato Bonaccini.

Andamento della ricostruzione.
Secondo i dati relativi alla ricostruzione (aggiornati al 1^ novembre 2016) registrati dal sistema Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) relativo alle abitazioni e dal sistema telematico Sfinge (portale riservato alle imprese), per quanto riguarda le imprese colpite dal sisma del maggio 2012, sono stati già concessi contributi per oltre 3,4 miliardi e liquidati 1 miliardo e 853 milioni. I dati sono pubblicati nel sito http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto sul ‘portale ER’.
Abitazioni. La ricostruzione degli immobili privati registra un totale di 1,919 miliardi di euro di contributi concessi e 1,216 miliardi liquidati. Nello specifico, su un totale di 9.636 progetti presentati ben 7.283 hanno già ottenuto il contributo: ben 4.666 cantieri sono conclusi (ripristinate 126.145 unità immobiliari di cui 19.289 abitazioni e 6.856 attività economiche).
Imprese. La ricostruzione delle attività produttive – il ripristino degli immobili danneggiati e dei beni strumentali, delocalizzazione temporanea delle attività, ripristino delle scorte e dei prodotti – registra un totale di 3.494 domande attive per le quali sono stati emessi 2.659 decreti di concessione per un totale di 1 miliardo e 414 milioni di euro di cui 637 milioni già liquidati. Oltre ai contributi per la ricostruzione delle imprese quelli del fondo Inail a favore delle aziende con carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra aumentare la sicurezza. Sulla dotazione messa a disposizione (per imprese con carenze strutturali nei capannoni) si registrano 1.103 domande presentate: sono state concessi contributi per quasi 30,3 milioni di euro a 899 imprese.
La ricostruzione pubblica. Il Programma delle Opere pubblici e dei Beni culturali nella sua ultima configurazione stima risorse per circa 1,562 miliardi di euro per circa 1.994 interventi. Al momento le risorse messe a disposizione, tra fondi del Commissario e cofinanziamenti è pari a circa 1,074 miliardi (690 milioni commissario e 384 milioni cofinanziamenti) per 1500 interventi.
Dei 134 soggetti attuatori coinvolti (Comuni, Diocesi, Acer, Asp, Ausl, Università, eccetera) ben 60 hanno totale copertura finanziaria e altri 27 hanno a disposizione risorse superiori al 75% dell’ammontare delle proprie esigenze. Dei 1302 progetti presentati (per 920 milioni) 979 sono stati approvati (474 milioni) e per 711 di questi i cantieri o sono già iniziati o sono di prossimo inizio.

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