Esprimo qualche considerazione personale sul dibattito cittadino di questi giorni sul tema della mobilità sostenibile.
Un buon amministratore deve sempre essere fedele alla realtà più che alle proprie idee: quel che vien fuori dalla cosiddetta sperimentazione del senso unico su via Legnano è che l’esperimento è fallito. Più di 2500 firme di cittadini contrari al senso unico e la evidente pericolosità che il trasferimento del traffico da una via all’altra ha provocato, sono lì a dimostrarci concretamente questo fallimento.
Ogni tentativo di mediazione tra le due alternative è goffo e inefficace. Goffo perché cerca di salvare capra e cavoli e inefficace perché non risolve nulla se non dimostrare l’incaponimento di questa amministrazione.
Per questo, lancio un appello al Sindaco e all’assessore Pistoni, affinché prendano in mano direttamente la questione e dimostrino il coraggio che serve in queste situazioni per tornare indietro ed ammettere l’errore.
Le parole dell’assessore Pistoni sono comunque importanti, annunciano tra l’altro un nuovo piano del traffico cittadino e l’esigenza di ridurre il numero di auto in circolazione sul nostro territorio. Sul secondo punto non mi esprimo, rappresenta una filosofia di decrescita felice che non mi appartiene e credo appartenga solo a pochi fortunati che non hanno bisogno dell’auto per lavorare e gestire la propria famiglia; sul primo invece mi sento di lanciare un appello che spero venga recepito.
Un piano del traffico urbano non può essere fatto esclusivamente da consulenti competenti, ma deve essere il frutto di un percorso partecipato in grado di coinvolgere il maggior numero di cittadini sassolesi. Un percorso serio e non un semplice specchietto per le allodole, un percorso dove la decisione ultima su eventuali modifiche del traffico sassolese deve essere preso insieme ai sassolesi e non nonostante i sassolesi .
Gino Venturelli