Ad un mese dalla fine della sperimentazione ancora non si è fatta chiarezza sul futuro di Via Legnago. Questa indeterminatezza, probabilmente causata anche dall’attesa degli studi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e dai flussi del traffico, ha generato fibrillazione nel mondo politico, tanto che la Lega ha addirittura pensato di organizzare una manifestazione contro un senso unico.

Ho invece appreso dalla stampa che il consigliere Gino Venturelli ha convocato un incontro pubblico sul tema. Una sua iniziativa personale di cui il Partito Democratico e il gruppo PD erano completamente all’oscuro. Mi chiedo se quello stesso consigliere abbia verificato la disponibilità degli ospiti, non vorrei che fosse un incontro a sorpresa per tutti.

Non credo che ne il pd ne la città abbia bisogno di questo modo di fare politica sempre alla ricerca di un teatrino in cui apparire e fare il proprio show.
Questo agire non si coniuga con i principi di lealtà e condivisione che tengono insieme un gruppo e un partito, di cui Venturelli fa parte. Ormai non si tratta di una comparsata, Venturelli è recidivo in esternazioni di carattere del tutto personale contro l’amministrazione che dovrebbe sostenere. Siccome non è la prima volta, se pensa di continuare in questo modo gli converrebbe prendere in considerazione l’idea di formare un suo gruppo in Consiglio Comunale.

Tornando alla vicenda di Via Legnago,  la giunta ha temporeggiato molto e ora i cittadini chiedono chiarezza. Per questo credo che il Sindaco non possa non tener conto delle firme raccolte dai cittadini, cercare di risolvere alcune criticità soprattutto negli orari scolastici e spiegare ai cittadini le ragioni di queste scelte.

Matteo Mesini, Segretario PD Sassuolo

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