Su 81 rilevamenti effettuati in Emilia-Romagna su uova, prodotti ovo-derivati, pasta fresca all’uovo e carne di gallina, sono 6 i campioni trovati positivi al Fipronil, mentre altri 11 sono in attesa di conferma perché risultati positivi al primo test, al quale deve seguirne un secondo per avere la conferma definitiva.
“I livelli di contaminazione rilevati sono al di sotto delle soglie di tossicità definite, dal punto di vista scientifico, dal ministero – spiegano gli assessori regionali alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e all’Agricoltura, Simona Caselli-. Nei campioni trovati positividi produzione regionaleilivelli di contaminazione si attestano mediamente intorno allo 0,16 mg/kg, ben inferiori allo 0,72 mg/kg che corrisponde al limite di tossicità”.
Sono i risultati ad oggi del Piano di campionamenti straordinario messo in campo dal Servizio sanitario regionale per fronteggiare l’emergenza del Fipronil nelle uova che dall’inizio di agosto ha riguardato alcuni Paesi dell’Unione Europea, in particolare Belgio, Olanda e Germania.
I sei campioni confermati, cioè per i quali è già stato effettuato il doppio test di verifica, provengono da alcuni allevamenti, di cui uno in Romania e gli altri nella provincia di Forlì-Cesena.
Nel giro di una decina di giorni tutti i 137 allevamenti avicoli intensivi situati in Emilia-Romagna saranno campionati.
Il percorso per le aziende in cui vengono trovati uova e prodotti derivati contaminati prevede il vincolo sanitario e quindi il blocco della commercializzazione delle uova, dei trattamenti agli animali e il blocco della macellazione per la vendita delle carni.

Uova contaminate, cronaca di quanto è avvenuto

Venerdì 11 agosto scatta l’emergenza Fipronil nelle uova. Il Piano ministeriale definisce l’emergenza correlata alla presenza di Fipronil nelle uova che ha riguardato alcuni Paesi dell’Unione Europea, in particolare Belgio, Olanda e Germania.

Lunedì 14 agosto, la Regione Emilia Romagna recepisce il Piano ministeriale e definisce un Piano di campionamento straordinario per la ricerca di Fipronil nelle uova, negli ovoprodotti, nelle carni avicole, nei prodotti composti a base di uova, negli allevamenti di ovaiole in Emilia-Romagna.

Mercoledì 23 agosto, blocco della commercializzazione a scopo cautelativo per quattro  allevamenti avicoli dell’Emilia-Romagna dai quali provengono – oltre che da due allevamenti in altre regioni – le uova sgusciate liquide, vendute in Calabria, su cui sono state rinvenute tracce di Fipronil, anche se in percentuali che gli esperti giudicano molto al di sotto della soglia di tossicità

Giovedì 24 agosto gli assessori regionali alla salute Sergio Venturi e all’Agricoltura Simona Caselli incontrano i produttori di Assoavi e Unaitalia, confermando l’impegno della Regione a garantire produzioni sane.

Venerdì 25 agosto laRegione Emilia Romagna dispone una Integrazione al Piano di campionamento straordinario per la ricerca di Fipronil nelle uova, ovoprodotti, carni avicole, prodotti composti a base di uova, allevamenti di ovaiole in Emilia-Romagna. Si prevede di prelevare un campione di uova presso tutti gli allevamenti superiori ai 250 capi di galline ovaiole presenti nel territorio regionale. A seguito di segnalazione di positività a Fipronil in autocontrollo di una azienda operante nel Veneto, 13 allevamenti della nostra regione sono stati posti sotto vincolo e campionati.

Il fipronil e il campionamento
E’ un antiparassitario vietato dal 2014 sulle produzioni vegetali, attualmente autorizzato solo quale antiparassitario per gli animali domestici. Il piano di campionamenti è in fase di avanzata realizzazione sul territorio emiliano-romagnolo. Da subito il Servizio sanitario regionale ha potenziato il sistema dei controlli, mettendo in campo una serie di campionamenti aggiuntivi ed assicurando nel contempo la massima collaborazione al Ministero della salute ed ai Nuclei Antisofisticazioni e Sanità.

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