È disponibile online, alla pagina dedicata sul portale dell’Azienda USL di Modena, il modulo di richiesta del contributo per l’acquisto di una parrucca a favore delle pazienti oncologiche. Il contributo, fino a 400 euro (una tantum), è riconosciuto dal Servizio sanitario regionale e può essere erogato a ogni paziente oncologica che, dall’1 settembre 2019 in poi, abbia acquistato o acquisterà una parrucca. Il modulo, debitamente compilato, può essere presentato di persona presso la sede dell’Assistenza protesica e integrativa del distretto sanitario di residenza (qui l’elenco delle sedi) o inviato per posta elettronica ordinaria o certificata, all’indirizzo sportelloonline@pec.ausl.mo.it.
L’erogazione del contributo è stata disposta dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che ha deciso così di essere a fianco delle donne che attraversano questa difficile fase della loro vita: perdere i capelli durante le cure antitumorali significa aggiungere sofferenza a un dolore già immenso e accrescere la propria fragilità, l’emotività, il disagio nel rapporto con gli altri. Del contributo possono beneficiare le donne in cura residenti in Emilia-Romagna dove, quest’anno, sono circa 3.400 le pazienti oncologiche con possibile alopecia (perdita di capelli) da chemio o radioterapia.
Il contributo: come funziona
Il contributo, totalmente a carico del Servizio sanitario regionale, è assegnato una tantum, fino a un massimo di 400 euro, indipendentemente dall’Isee e dalla situazione reddituale della paziente. Le richieste devono essere indirizzate all’Azienda USL di residenza attraverso il modulo disponibile.
Nella domanda occorre semplicemente allegare, oltre alla fotocopia della tessera sanitaria e del documento di identità, il certificato che attesti la patologia neoplastica e l’alopecia verificatasi in seguito a trattamenti radioterapici o chemioterapici, la ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale della paziente che presenta la domanda), purché avvenuto dal primo settembre in poi. È l’Azienda USL, una volta verificata la regolarità della documentazione presentata, ad accogliere le domande e a concedere il contributo richiesto, rendicontando alla Direzione generale dell’assessorato.