Lunedì 28 ottobre è stato presentato a Bologna, presso la Direzione regionale INPS di Via Milazzo, il Rendiconto Sociale INPS 2018 dell’Emilia Romagna.
Il documento mira a divulgare e rendere concretamente valutabili dalla cittadinanza, mediante una serie di dati sul contesto socioeconomico regionale e sull’attività dell’istituto previdenziale, le attività svolte ed i risultati raggiunti dall’INPS.

Hanno partecipato ai lavori i massimi rappresentati istituzionali della nostra regione (tra gli altri, il Prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la Sottosegretaria di Stato presso il Ministero del Lavoro, Francesca Puglisi, il Presidente della Corte d’Appello di Bologna, i Comandanti regionale e provinciale della Guardia di Finanza, il Vice Comandante del Comando della Legione dei Carabinieri Emilia Romagna).
In ragione della rilevanza dell’appuntamento, ha aperto i lavori il Direttore Generale dell’INPS, Gabriella Di Michele.
Alla presentazione del Presidente del Comitato regionale, Enzo Santolini e all’illustrazione del Rendiconto del Direttore regionale INPS, Michele Salomone, sono seguiti gli interventi di Stefano Bonaccini e di Francesca Puglisi.

Il Presidente Bonaccini, nel suo intervento, ha – tra l’altro – sottolineato la rilevanza del ruolo che l’INPS svolge sul territorio, quale elemento essenziale di un sistema di protezione mirato ad assicurare servizi sociali in un contesto marcatamente segnato dall’aumento dell’aspettativa di vita nella nostra regione ed al conseguente ampliamento dei bisogni tipici della popolazione anziana.

La Regione, in collaborazione con le altre istituzioni, ha operato per favorire l’occupazione (che registra nel 2018 i valori più alti in ambito nazionale) ma anche di attivare politiche capaci di creare opportunità di “buon” lavoro, a tutele delle giovani generazioni, altrimenti sopraffatte da un mercato del lavoro sempre più frammentato.

La sottosegretaria Puglisi ha illustrato gli obbiettivi di governo in tema di welfare, rimarcando la centralità dell’INPS quale attore principale per tradurre in servizi le misure adottate ed in corso di progettazione, mirate a ridurre sia le attuali diseguaglianze tra i cittadini, sempre più marcate, sia quelle di natura intergenerazionale, vere e proprie sfide per il futuro della coesione sociale.

Il Direttore Generale, ha colto l’occasione per proporre alla politica alcuni temi strategici: dalla regolamentazione delle nuove forme di lavoro, alla definitiva omogeneizzazione dei sistemi di calcolo della pensione, dalla flessibilizzazione dei requisiti per accedere al pensionamento, alla verosimile necessità di riconsiderare radicalmente il sistema meramente individuale e ripartito del gettito contributivo.

I lavori della  giornata sono stati conclusi dall’intervento di Guglielmo Loy, Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, il quale ha sottolineato come in questo momento più che mai occorre difendere il modello mutualistico/solidaristico incarnato dall’INPS, al di là e prima di integrare questa vocazione originaria e fondativa con ulteriori dimensioni che ispirino pur apprezzabili misure di contrasto alla povertà che l’Istituto è stato chiamato, con successo, a rendere concrete in un periodo di particolare affanno sociale.

La presenza dei numerosi ospiti e dei media locali documenta il successo dell’iniziativa e la centralità dell’INPS nel sistema di welfare nazionale e regionale.  E’ stata particolarmente apprezzata l’attitudine concreta, e non solo retorica a quell’esigenza diffusa di accountability (idoneità a rendere conto) del valore pubblico generato quotidianamente dalle strutture dell’INPS a servizio dei cittadini e delle imprese.

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