E’ on line da questa settimana e fino a metà gennaio il questionario “Adattamento ai cambiamenti climatici, cosa ne pensano i cittadini?” ideato dal Comune di Reggio Emilia per capire la percezione, la conoscenza e l’interesse che i cittadini di Reggio Emilia sul tema dei cambiamenti climatici. Il sondaggio, facilmente compilabile in circa 10 minuti, vuole sia fa riflettere i reggiani sulle trasformazioni ambientali in corso, con riferimento a problemi per le città e le persone che temperature e fenomeni atmosferici anomali portano con sé, sia coinvolgere i partecipanti nella “Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici di Reggio Emilia” che il Comune intende adottare nei prossimi mesi. In coda al questionario viene infatti chiesto ai cittadini se desiderano essere contattati per prendere parte a un confronto rispetto alle misure da mettere in campo per contenere gli effetti del cambiamento climatico.
La redazione della ‘Strategia locale di adattamento ai cambiamenti climatici’ è un importante azione in linea con le politiche climatiche dell’ente e con la recente approvazione da parte del Consiglio comunale della mozione sull’emergenza climatica e ambientale.
“I cambiamenti climatici sono un fenomeno che riguarda la vita di tutti noi e che certamente impatteranno nel prossimo futuro sulla nostra qualità di vita – dice l’assessore alla Sostenibilità ambientale Carlotta Bonvicini – Per questo è necessario attivare un costante confronto su questo tema per capire, in forma collettiva, cosa possiamo e dobbiamo fare. Invito quindi tutti a partecipare al sondaggio e a riflettere insieme a noi sulle migliori e più efficaci strategie da attivare per tutelare l’ambiente e con esso il nostro vivere”.
Il questionario è stato redatto dal servizio Mobilità, ambiente e progetti speciali del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’Università di Venezia Iuav (partner del progetto Urbanproof) e in particolare modo con il gruppo di lavoro “Planning Climate Change Lab”. È disponibile all’indirizzo www.comune.re.it/cambiamenticlimatici
È dal 2009 che il Comune di Reggio Emilia è impegnato sul tema dei cambiamenti climatici attraverso l’adesione al Patto dei sindaci e al Mayors Adapt (dal 2015). Il Comune è inoltre partner del progetto Life “UrbanProof” sui temi dell’adattamento insieme all’Università Iuav di Venezia e ad enti e città cipriote e greche. Il progetto “UrbanProof” ha l’obiettivo di supportare le città partner nel processo di adattamento ai cambiamenti climatici, dotandole di uno strumento web che guida lo sviluppo delle strategie locali e identifica le vulnerabilità e le azioni di adattamento, promuovendo la consapevolezza pubblica sul tema.
Il clima a Reggio Emilia: come è cambiato e come cambierà?
Per conoscere come anche nella nostra città il clima stia cambiando, il Comune di Reggio Emilia ha prodotto un documento che sintetizza i risultati di due studi scientifici sul clima a livello locale, realizzati tra il 2015 in collaborazione con il Servizio Idro-Meteo-Clima di Arpae Emilia Romagna e nel 2017 dal National Observarory of Athens (nell’ambito del progetto Life “UrbanProof” ).
Tali studi analizzano come è cambiato il clima a Reggio Emilia nel periodo 1960-2014 e 1985-2014, e riportano anche le proiezioni future, mostrando l’evoluzione climatica prevista fino al 2100.
Entrambi gli studi concordano sul fatto che le temperature a Reggio Emilia nei periodi analizzati sono decisamente aumentate sia a livello annuo che stagionale. Tale aumento riguarda sia le temperature massime che le minime, anche se l’aumento appare decisamente più marcato per la minima in tutte le stagioni.
Inoltre è evidente la tendenza all’aumento, soprattutto negli ultimi decenni, delle giornate in cui le temperature massime sono molto elevate e si verificano le cosiddette ‘ondate di calore’. Le ondate di calore estive infatti, negli anni, sono diventate non solo più frequenti ma anche di maggiore durata, come numero di giorni consecutivi che presentano massime elevate.
Sono chiare anche le differenze di temperatura tra centro città e periferia -’isole di calore’- che possono raggiungere in estate durante le ore più fresche anche 2,5 °C.
Dai due studi, risulta anche evidente come negli ultimi decenni sono diminuiti in tutte le stagioni i giorni con temperature molto basse per il periodo (minime estreme), così come il numero di giorni consecutivi che presentano queste caratteristiche. Sono inoltre in netto aumento i giorni con minime superiori a 20 °C.
Relativamente alle precipitazioni, l’analisi dei dati è più complessa e mostra variazioni meno chiare; si evidenzia comunque una complessiva tendenza a un leggero calo delle precipitazioni annuali, anche se diverso da stagione a stagione. Appaiono inoltre in aumento, soprattutto nell’ultimo periodo, gli episodi di piogge estreme.
I periodi siccitosi non mostrano cambiamenti significativi nei due studi realizzati; altri studi a carattere regionali hanno invece evidenziato una tendenza all’incremento del numero consecutivo dei giorni senza pioggia soprattutto in estate.
Per quanto riguarda le proiezioni future al 2100, sono stati elaborati due diversi scenari corrispondenti a diversi ipotesi di emissioni climalteranti.
Entrambi gli scenari evidenziano, anche se a livelli diversi, un aumento considerevole sia della temperatura massima annuale media (+0,2-0,7 °C / decade), che della temperatura minima annuale media (+0,2-0,5 °C / decade).
I giorni con temperature superiori a 30°, 35° e 40 °C aumenteranno entro la fine del secolo, in entrambi gli scenari, rispettivamente di 34-55, 32-56 e 11-32 giorni, così come le giornate con temperature minime superiori a 20 °C ( notti tropicali) aumenteranno di 40-79 unità.
Relativamente alle precipitazioni, si prevede una significativa diminuzione delle precipitazioni totali annuali pari a 40-70 mm alla fine del secolo, mentre non si prevedono cambiamenti significativi per le precipitazioni estreme.