«Un’operazione di questo tipo presenta sempre rischi e opportunità. Dovremo essere bravi a prevenire i primi e cogliere le seconde, anche se in ogni caso i riflessi sul nostro territorio saranno minimi, almeno nel breve periodo». Lo afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti commentando la fusione Fca-Psa.
«In generale questa aggregazione, se va in porto, è davvero di grande impatto, sia per l’azienda che per il nostro Paese – dice Uriti – Teoricamente possono esserci sovrapposizioni, ma un buon piano industriale di integrazione può superarle garantendo occupazione stabile in Italia. A Modena, in particolare, la Maserati non dovrebbe correre pericoli, perché i francesi non hanno vetture di quella gamma».
E proprio di Maserati si è parlato stamattina in un incontro tra il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi e i sindacati.
«Abbiamo spiegato l’attuale situazione – riferisce il segretario dei metalmeccanici Cisl modenesi e reggiani – Un mese fa Fca ha confermato gli investimenti sulla casa del Tridente e annunciato progetti nuovi che mantengono un ruolo centrale allo stabilimento di Modena nella progettazione, sviluppo e nuove tecnologie. Aspettando di conoscere meglio i dettagli del piano, – continua Uriti – prestiamo la massima attenzione alla tutela lavorativa ed economica degli addetti alla produzione, cui mancano ore di lavoro compensate dagli ammortizzatori sociali.
Attualmente il contratto di solidarietà incide per circa il 15%, anche se presumibilmente aumenterà l’impatto sulle buste paga dei lavoratori, che comunque non stanno con le mani in mano: frequentano corsi di formazione e si preparano a produrre la nuova super sportiva e a curare la personalizzazione delle vetture, che sarà concentrata su Modena.
In attesa della vera ripartenza, che avverrà verosimilmente nella seconda metà del 2020, – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – continuiamo a garantire coperture e tutele a tutti i lavoratori modenesi della Maserati».