Si è tenuto oggi a Guastalla l’Ecoforum Emilia-Romagna e la contestuale premiazione della dodicesima edizione di “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”, edizione regionale della storica iniziativa nazionale, che premia i migliori risultati conseguiti dalle amministrazioni comunali in tema di gestione dei rifiuti urbani nel corso del 2018.

Per la prima volta l’appuntamento si è svolto in provincia di Reggio Emilia. Una scelta per rimarcare il percorso in atto in questo territorio, dove si consolida finalmente la presenza in altissima classifica di alcuni Comuni (Poviglio, Guastalla e Correggio, quest’anno sono presenti nei primi 5 posti di classifiche diverse).

I dati presentati dall’associazione mostrano prestazioni strabilianti per i Comuni più virtuosi, tutti sopra l’80% di Raccolta differenziata nelle prime posizioni, e pochissimi rifiuti da smaltire a fine anno.

“Le prestazioni delle amministrazioni comunali premiate oggi – sottolinea Legambiente – confermano i continui passi avanti nella corretta gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna: sono infatti 84 i Comuni sopra il 75% di Raccolta differenziata. Se si guarda invece al rifiuto indifferenziato, ben 89 comuni smaltiscono meno di 150 kg/abitante all’anno, cioè raggiungono e sorpassano gli obiettivi del Piano Rifiuti al 2020.”

I risultati più importanti si registrano nei centri di medio-piccole dimensioni, mentre faticano maggiormente le amministrazioni delle grandi città per la maggiore complessità urbana e sociale, ma anche per un po’ di pigrizia. Tra i territori più avanzati si conferma la bassa modenese che con il gestore AIMAG ha avviato già dal 2015 il modello di raccolta domiciliare per i propri comuni, oggi tutti a tariffa puntuale, e con un risultato medio oltre l’85% di RD. Quest’anno inoltre va evidenziato il risultato complessivo del bacino della bassa reggiana servito da S.A.ba.R, i cui 8 Comuni raggiungo una percentuale media di raccolta differenziata che supera anch’essa l’85%.

A livello regionale aumenta anche il numero di Comuni che ha attivato la tariffazione puntuale, che il Piano regionale rifiuti prevede che sia obbligatoria entro il 2020. La tariffa puntuale permette di misurare i conferimenti di ogni singola utenza e quindi di fare pagare in modo proporzionale al rifiuto prodotto. Nel 2019 sono 81 i Comuni che “penalizzano” i cittadini poco attenti ad una corretta gestione dei rifiuti grazie a questo sistema tariffario, che oggi copre circa 906.000 cittadini della nostra regione.

Risultati importanti, dunque, nel 2018 che nel complesso hanno permesso di ridurre i rifiuti avviati a smaltimento in regione per circa 50.000 tonnellate rispetto all’anno precedente, e 150.000 t dal 2016: praticamente l’equivalente di un impianto di smaltimento medio grande.

Nella mattinata della premiazione Legambiente ha voluto sottolineare che la sostenibilità nella filiera dei rifiuti non può prescindere anche dalla reale applicazione del concetto di Economia Circolare, ovvero dalla necessità di creare un mercato per la materia riciclata anche attraverso gli Acquisti Verdi nella pubblica amministrazione, presentando i dati dell’Osservatorio Acquisti Verdi.

A conclusone l’associazione è anche intervenuta sul tema degli impianti di smaltimento e dei rifiuti delle aziende “Se da un lato i cittadini stanno riducendo sempre più i quantitativi di rifiuto indifferenziato – dichiara Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – nell’ultimo anno si è assistito ad una forte pressione mediatica da parte del mondo economico, Confindustria in primis, per denunciare la carenza o i costi dello smaltimento per i rifiuti speciali. Se le imprese chiedono un supporto dalla programmazione pubblica, allora è necessario che anche sui loro rifiuti prodotti ci sia un monitoraggio ed un indirizzo del pubblico sempre più forte.”.

Non sarebbe equo infatti un travaso di rifiuti speciali nei vuoti lasciati negli impianti grazie alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e una politica di prezzi calmierati grazie alle tariffe dei cittadini, a tutto vantaggio dei Gestori.

Tassello importante delle buone politiche sui rifiuti – continua Legambiente  – è infine il tema della prevenzione. “L’opinione pubblica ha preso coscienza della permanenza della plastica nell’ambiente e dei danni dell’usa e getta. E’ l’occasione per lanciare politiche coraggiose: non avrebbe senso una semplice sostituzione di materiali”. L’associzione è tornata a chiedere  che tutte le mense pubbliche abbandonino le stoviglie usa e getta, e che Regione ed Atersir mettano in campo una politica specifica per l’abbandono del monouso nelle sagre ed eventi all’aperto.

I PREMIATI

Tra i Comuni sotto i 5000 abitanti, San Possidonio (MO) si aggiudica il premio per la maggior percentuale di raccolta differenziata (90,6%). Mezzani (PR) invece è il primo Comune per minor quantitativo pro capite di rifiuti avviati a smaltimento (51,3 kg/ab/anno) e secondo per la percentuale di raccolta differenziata (90,5%). Bastiglia (MO) si aggiudica la seconda posizione nella classifica dei comuni con minori smaltimenti (51,8 kg/ab/anno).

Al Comune di Sant’Agata Feltria (RN) va la menzione speciale “Comune di Montagna” che premia il miglior risultato di raccolta differenziata nei territori montani.

Nella categoria dei Comuni tra 5000 e 25000 abitanti, si aggiudica il primo posto per i minori quantitativi a smaltimento (41,7 kg/ab/anno) ed il maggior aumento di raccolta differenziata rispetto all’anno precedente (+40,7%) il Comune di San Prospero (MO). A Poviglio (RE) va il premio per la maggior percentuale di raccolta differenziata (90,8%). San Felice sul Panaro (MO) si aggiudica infine il premio come secondo miglior Comune per quantitativi a smaltimento (50,5 kg/ab/anno) e percentuale di raccolta differenziata (90,5%).

Borgo Val di Taro (PR), con il suo aumento del 27,2% della raccolta differenziata rispetto allo scorso anno, si aggiudica il premio ponendosi al secondo posto di questa classifica.

Al Comune di Reggiolo (RE) va la menzione speciale Idea Plast per i maggiori quantitativi pro capite di plastiche raccolte in maniera differenziata. La menzione speciale Eurosintex sui modelli di raccolta e sull’introduzione della tariffa puntuale va invece al Comune di Spilamberto (MO).

Tra i premiati nella categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti troviamo per il terzo anno Carpi (MO) che registra il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti (69,3 kg/ab) e la seconda maggior percentuale di raccolta differenziata (84,3%). Castelfranco Emilia (MO) invece viene premiato per la maggior percentuale di raccolta differenziata (84,3%) e per il secondo miglio risultato per i quantitativi di rifiuti a smaltimento che si fermano a 71,7 kg/ab/anno.

A Ferrara va la menzione speciale Unieco sugli acquisti verdi nella pubblica amministrazione.

A QUESTO LINK E’ SCARICABILE IL DOSSIER COMPLETO, CON I DATI E LE CLASSIFICHE

 

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