Silvia Tarozzi (foto Alfredo Anceschi)

Sabato 28 dicembre, alle ore 16:30, presso la Sala dei Contrari della Rocca di Vignola si svolgerà il secondo appuntamento di Spazi d’Ascolto, una rassegna musicale ideata da Silvia Tarozzi, a cura di Lucia Biolchini, sostenuta e promossa dalla Fondazione di Vignola.

parlanno esmesurato è il verso di una lauda di Jacopone da Todi (1236 circa) che il compositore canadese Martin Arnold (1959) ha messo in musica per la violinista Silvia Tarozzi. La lauda dice l’impossibilità di comunicare la gioia smisurata che l’amore mistico e appassionato di Dio infonde all’uomo e la pochezza del linguaggio umano di fronte a un tale sentimento. Martin Arnold ne ha fatto una canzone ‘impossibile’: troppo lunga (35 minuti), troppo frammentata, troppo sospesa per essere compresa come tale, e nello stesso tempo di una intima e diffusa bellezza.

Il programma completo del concerto prevede:

György Kurtág,  quattro episodi da Signs, Games and Messages (1987-1997)
Martin Arnold, parlanno esmesurato (2019), per solo violino e voce

Silvia Tarozzi è violinista, interprete e improvvisatrice. La sua ricerca su una nuova gestualità strumentale e la sua personale ricerca sonora sono all’origine di diverse collaborazioni con compositori contemporanei come Éliane Radigue (FR), Pauline Oliveros (US), Pascale Criton (FR), Philip Corner (US), Cassandra Miller (CA), Pierre-Yves Macé (FR), Martin Arnold (CA). Compone lei stessa per i propri progetti musicali, tra i quali “mi specchio e rifletto”, ispirato alla poetessa Alda Merini, è in uscita per l’etichetta Unseen Worlds. Silvia è membro stabile dell’ensemble francese Dedalus e da oltre quindici anni costituisce un duo con la violoncellista Deborah Walker. Incide per le case discografiche “i dischi di AngelicA”(IT), “Unseen Worlds” (US), “Potlatch (FR) e “New World Records” (US). Co-dirige, insieme a Giovanna Giovannini, il Piccolo Coro Angelico, coro di sperimentazione musicale per bambini.

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