“Dopo gli sforzi fatti per uscire dalla crisi di cinque anni addietro, i lavoratori in primis -ma anche tutto il sistema dell’indotto e dei fornitori della Goldoni- meritano un chiaro percorso in grado di garantire una prospettiva di continuità industriale”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla, oggi pomeriggio durante l’incontro del tavolo regionale di salvaguardia occupazionale, svoltosi a Bologna in Regione, per affrontare la situazione della Goldoni, del Gruppo cinese Lovol Arbos, di Migliarina di Carpi (Mo), storica azienda produttrice di macchine e trattori per l’agricoltura che occupa oltre 400 lavoratori
All’incontro erano presenti i sindaci di Carpi (Mo) e Rio Saliceto (Re), i vertici italiani dell’azienda, Confindustria Emilia centro, le organizzazioni sindacali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, le Rsu aziendali, il presidente cinese del Cda in videocollegamento dalla Cina nonché il Commissario della procedura concordataria, Paolo Rinaldi.
A fronte della preoccupante situazione che si è venuta a creare dopo la presentazione della domanda di concordato in bianco presso il Tribunale di Modena a metà febbraio da parte della proprietà, l’assessore Colla ha chiesto direttamente al presidente del Cda “la massima chiarezza rispetto al percorso che la società intende intraprendere. Siamo disponibili, come istituzioni, ad offrire la massima collaborazione per supportare le azioni che si rendessero necessarie allo scopo di garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Migliarina di Carpi. Dopo gli sforzi fatti per uscire dal concordato nel 2015, i lavoratori e tutto il sistema dell’indotto e dei fornitori della Goldoni, meritano un chiaro percorso in grado di garantire una prospettiva industriale”.
Il tavolo regionale rimane aperto e pronto a riconvocarsi ogni qualvolta sarà necessario. Nei prossimi giorni saranno calendarizzate in sede aziendale gli incontri necessari per iniziare da subito a definire la cornice essenziale del nuovo progetto industriale per la ripresa produttiva e tutela del lavoro.