Sono 31.000 le mascherine chirurgiche che il Comune ha ricevuto dalla Regione, destinate alla cittadinanza. Visto il numero, l’Amministrazione ha deciso che la distribuzione partirà dalle fasce sociali più deboli: le persone richiedenti i buoni-spesa della “solidarietà alimentare“, le famiglie in difficoltà che si rivolgono alla Caritas e alla onlus “Porta Aperta“, quelle che vivono negli alloggi di residenza popolare.
Una altra parte sarà distribuita in strutture commerciali medio-grandi, a chi vi si recherà sprovvisto di protezione facciale.
Spiega il Vice-Sindaco, Stefania Gasparini: « Se dalla Regione arriveranno altre forniture di mascherine sarà cura del Comune distribuirle a fasce più ampie di popolazione. Va sottolineato comunque che non vi è mai stato, e tuttora non c’è, alcun obbligo di indossare tali dispositivi protettivi: pertanto questa nostra distribuzione è una scelta di solidarietà, un intervento in aiuto di chi, trovandosi in difficoltà economiche, avrebbe dei problemi a rifornirsi di questa protezione. »
Le mascherine arrivate dalla Regione sono del tipo “chirurgico”, cioè monouso e da indossare solo in ambito domestico, nel contesto familiare: non possono infatti essere utilizzate nei luoghi di lavoro, come viene spiegato nel vademecum per il loro corretto impiego, che sarà consegnato contestualmente.
La distribuzione sarà fatta a domicilio, tramite volontari della Protezione Civile, appena saranno terminate le operazioni di impacchettamento.