E’ di nuovo possibile accedere agli orti comunali per prendersi cura del proprio lotto. I titolari di un appezzamento possono infatti dedicarsi alle operazioni di coltivazione, quanto mai intense in questo periodo dell’anno.
In una nota pubblicata ieri dal Governo nella sezione ‘agricoltura’ è stato infatti chiarito che “la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice Ateco 0.1. e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con auto-dichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito”.
L’accesso per la cura e la manutenzione degli orti sociali del Comune di Reggio Emilia, così come nel resto d’Italia, sono tuttavia possibili a patto che vengano rispettate le prescrizioni necessarie al contenimento del Covid-19, in particolare il rispetto delle distanze e l’uso di dispositivi personali di protezione.
Al fine di evitare assembramenti, si potrà accedere agli orti secondo un sistema di turni a giorni alterni, legato al numero assegnato al proprio lotto: nei giorni pari del mese potranno accedere coloro che conducono un lotto a cui corrisponde un numero pari, mentre nei giorni dispari vi accederanno i conduttori di lotti con numero dispari.
Di norma potrà entrare una sola persona per lotto orticolo e dovrà sempre essere mantenuta una distanza minima di almeno due metri tra le persone nei diversi lotti. A tal fine, nella zona di accesso agli orti, o nello spazio attrezzi non potrà presenziare e/o sostare più di una persona per volta.
Ogni conduttore di orto potrà accedere all’area orticola solo se munito di mascherina e guanti. In caso di strumenti di lavoro condivisi, non si dovranno mai usare gli attrezzi a mani nude.
Verranno effettuati controlli a campione dall’Amministrazione comunale per verificare che tali disposizioni siano rispettate. Il non rispetto delle disposizioni costringerà il Comune a indire una nuova chiusura dell’area.