Il nostro Comune si è contraddistinto negli ultimi anni per essere uno dei comuni in cui pro capite vengono fatti più investimenti nella provincia di Modena. Questo è frutto di un  attento lavoro di ogni singola struttura del comune sia tecnica che politica e ne sono grato. Nel bilancio 2020 approvato lo scorso dicembre abbiamo presentato un piano triennale delle opere pubbliche da circa 9.000.000 cifra che ci porta a superare comuni grandi anche il doppio di noi.

Negli anni abbiamo lavorato per raccogliere finanziamenti esterni attraverso bandi regionali, nazionali ed europei necessari a realizzare le opere utili per il paese. Abbiamo sempre cercato, nel rispetto del codice degli appalti, di spendere le risorse ottenute per far lavorare aziende del territorio, ovviamente non solo spilambertesi perché i nostri concittadini non lavorano solo qui, ma il dato dell’anno scorso per esempio è che su quasi 4.000.000 € pagati nel 2019 infatti più della metà hanno visto come fornitori aziende emiliano romagnoli per più di 2.000.000 € di cui circa 1.300.000 della Provincia di Modena. Oggi possiamo fare ancora meglio.

Oltre agli investimenti già previsti per questo anno, lunedì andremo a portare una iniezione nel bilancio comunale figlia di risparmi degli anni scorsi che porterà sul mercato locale 1.000.000 € di nuovi investimenti. Per la maggior parte “piccole grandi opere” che potranno fare la differenza per tantissime aziende locali. Sono interventi volti ad aumentare il risparmio energetico, opere di manutenzione e decoro urbano, e permettere di vivere meglio a Spilamberto all’aperto. Andremo anche ad eliminare alcune barriere architettoniche grazie allo stimolo che ci è arrivato attraverso un lavoro fatto insieme all’Istituto Guarini di Modena lo scorso anno.

Queste misure si andranno ad aggiungere all’azzeramento dell’occupazione di suolo pubblico per gli esercizi commerciali e all’aver deciso di trasformare Spilamberto in una sorta di café a cielo aperto col piano “Spilamberto en plein air”.

Non sono tempi facili, ma come amministrazione pensiamo che le aziende vogliono davvero lavorare, siamo in una terra in cui le persone sono sempre state abituate a farlo senza aspettare che arrivassero dai comuni aiuti a pioggia ben consapevoli che il sostegno temporaneo rischia di essere, a fronte di un esborso grosso per la comunità, davvero poca cosa rispetto a quello di cui c’è bisogno. Lo stato e la regione stanno facendo la loro parte, per esempio sulla prevista riduzione della tariffa dei rifiuti e altri finanziamenti sui quali insistiamo perché possano essere ancora più veloci, ma in più abbiamo davanti una crisi sociale davvero importante che vedrà i Comuni in prima linea e ne usciremo insieme solo se, oltre a mantenere una buona capacità di risposta dei servizi sociali, sapremo far leva con le nostre risorse e soprattutto generare lavoro. Ci rialzeremo e lo faremo insieme!

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