“Lo avevamo chiesto e avevamo detto che non poteva bastare l’interpretazione data dall’Inail, ora arriva anche l’importante e sospirata approvazione da parte della Camera dei Deputati: il provvedimento che contiene la norma che tutela la posizione del datore di lavoro in caso di contagio da Covid19 dei propri dipendenti sui luoghi di lavoro è stato convertito in legge all’interno del decreto legge Imprese”. Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, che tra i primi aveva messo in luce questa situazione che rischiava di diventare paradossale, sottolinea il risultato raggiunto.

La norma approvata prevede che il datore di lavoro assolve il suo obbligo di tutelare l’integrità fisica e morale del lavoratore applicando le prescrizioni contenute nel ‘Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 tra il Governo e le parti sociali, e successive modificazioni e integrazioni, e negli altri protocolli e linee guida’. La norma stabilisce inoltre che in subordine possano essere applicate le prescrizioni specifiche previste da protocolli specifici di settore.

Luppi riprende: “Avevamo detto che occorreva chiarezza e che, dunque, il datore di lavoro che si attiene alle regole per ripartire doveva poterlo fare senza avere sulla testa questa spada di Damocle, che sarebbe stata oggettivamente troppo pesante e non accettabile. Ora è arrivato questo provvedimento della Camera che scioglie ogni dubbio”.

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