Scuola, si riparte: lunedì 14 settembre il ritorno in classe in Emilia-Romagna, con 548.176 alunni, che arrivano a 620 mila compresi gli istituti paritari, pronti a sedersi nuovamente sui banchi nelle oltre 25 mila classi in 500 istituzioni scolastiche presenti da Piacenza a Rimini.

La Regione è a fianco di studenti, famiglie e personale scolastico, sia fisicamente sul territorio – con il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti e tutti gli assessori presenti nella mattinata inaugurale in 22 istituti diversi –sia con una campagna di comunicazione ad hoc, “Torniamo tutti a scuola”, per riaffermare chela scuola è, appunto, patrimonio di tutti. Si riparte, dunque, dopo l’emergenza, grazie all’impegno in sinergia di tutti gli assessorati regionali– con il lavoro capillare svolto sui diversi protocolli, da quelli sanitari ai trasporti – sino al coordinamento degli Enti. Comuni e Province a loro volta hanno lavorato ininterrottamente per garantire che gli spazi fossero adeguati e per assicurare servizi all’altezza delle aspettative degli studenti e delle famiglie.

“Da lunedì quasi 620 mila studenti torneranno in aula in Emilia-Romagna e la scuola ricomincerà ad essere fulcro della società- afferma l’assessore regionale alla Scuola e Università, Paola Salomoni-. Dobbiamo quindi tutti avere fiducia nella scuola che ricomincia, nella scuola che apre in presenza e negli strumenti che abbiamo messo in atto per renderla sicura e per tenerla aperta. Gli Enti locali e le istituzioni scolastiche hanno lavorato e stanno lavorando per riaprire in sicurezza, una sicurezza che da lunedì dipende anche da tutta la comunità scolastica, dagli studenti al personale e alle famiglie. Ora il prossimo passo sarà lavorare immediatamente per avere pronti progetti cantierabili ed importanti di edilizia scolastica in attesa del Recovery fund che andrà speso anche per i nostri studenti e per l’insegnamento; perché mai come ora abbiamo una possibilità senza precedenti di cambiare il corso della scuola. A tutta la comunità della scuola e alle famiglie voglio augurare un anno scolastico pieno, vissuto insieme, da tutti con impegno, passione e responsabilità”.

Il “Tavolo interistituzionale per la scuola aperta” ha rappresentato in queste settimane il luogo del confronto e della collaborazione che ha permesso di affrontare e dare risposte alle criticità, di trovare soluzioni condivise e riportare a sintesi le diverse istanze, anche territoriali. Un metodo e una modalità di lavoro che proseguirà con l’obiettivo non solo di accompagnare la ripartenza ma per costruire insieme, valorizzando le migliori risorse e promuovendo la partecipazione di tutti, la scuola che vogliamo: una scuola più bella, più connessa, più aperta. Primo tema che verrà affrontato è quello dell’edilizia, per essere preparati agli investimenti previsti per il prossimo futuro.

La campagna di comunicazione “Torniamo tutti a scuola”

Ripartire insieme, tornando sui banchi, anche facendo tesoro dell’esperienza vissuta durante la pandemia. A questo guarda il messaggio della campagna di comunicazione della Regione, al via il 14 settembre, per la riapertura dell’anno scolastico: “Torniamo tutti a scuola” lo slogan, con una riflessione che campeggia sulla locandina: “Il 14 settembre riapre la scuola. Il lockdown ci ha insegnato molte cose. Diamo forma a una nuova scuola”, e l’hashtag #torniamoascuolaER. Ma anche una seconda locandina “Nuove sane abitudini…a scuola”, con le 10 semplici pratiche per ripartire in sicurezza.

Uno spot radio, uno spot tv, una locandina, banner per testate web e un sito –www.torniamoascuolaer.it – in costante aggiornamento,su cui trovarele informazioni utili per il rientro in sicurezzae risposte alle domande e ai dubbi che, giorno dopo giorno, potranno sorgere.

Chiarimenti e indicazioni presenti sui comportamenti corretti da tenere, spiegati nei materiali, a disposizione anche delle scuole: ad esempio quando va indossata la mascherina, come comportarsi sugli scuolabus e sull’autobus, cosa fare in caso di febbre o sintomi compatibili con CoVID-19, perché occorre misurare la temperatura ogni mattina, cosa succede se un alunno rimane a casa per più giorni con febbre, malessere o altre indisposizioni o se risulta positivo al tampone; e ancora: in quali casi va portato il certificato del pediatra per la riammissione a scuola, come bisogna comportarsi in mensa e come vengono puliti gli ambienti scolastici. /EC-CV

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