“La mia benedizione ed il mio sincero ringraziamento agli operatori della Polizia Locale. Per il lavoro svolto in modo esemplare ogni giorno a favore dei cittadini e l’impegno profuso nei confronti di tutti. Ho ricevuto un’accoglienza calorosa e sono stato ben felice di trovarmi a Mirandola oggi, in occasione di questo giorno festivo.” È con queste parole che Sua Eminenza, il 92enne Cardinale Ernest Simoni ha voluto porgere il suo saluto, benedicendo i locali della nuova sede temporanea della Polizia Locale UCMAN oltre che presidio di Mirandola.

Invitato dal Comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, Gianni Doni, il porporato – accompagnato dal suo segretario Cavaliere Vieri Lascialfari – al suo arrivo, è stato accolto dal Sindaco di Mirandola Alberto Greco, Presidente UCMAN pro tempore e Sindaco di Cavezzo, Lisa Luppi, Don Fabio Barbieri, parroco del Duomo di Mirandola Santa Maria Maggiore e dallo stesso Comandante Doni. Superato il picchetto d’onore istituito per l’occasione, la cerimonia ha potuto avere inizio anche alla presenza di tutte le autorità militari e civili tra le quali: la Dott.ssa Patrizia De Angelis, Capo di Gabinetto, in rappresentanza del Prefetto di Modena, Onorevole Guglielmo Golinelli, rappresentanti della Forze dell’Ordine – Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza – Sindaci dei Comuni dell’Unione, associazioni di volontariato e esponenti della Protezione Civile.

La cerimonia si è aperta nel ricordo dei tragici eventi di quel 21 maggio 2019 quando l’allora sede della Polizia Locale di via Roma in centro a Mirandola, andò distrutta a causa del fuoco appiccato da uno straniero dopo che si era intrufolato nei locali per furto. Nell’incendio, perirono una signora di 86 anni, Marta Goldoni e la sua badante di 74 anni, Yaroslava Kryvoruchko.18 gli intossicati di cui tre gravi, tra cui il marito della signora. Tutte puntualmente ricordate oggi dal Comandante Doni nel saluto iniziale che non ha mancato di evidenziare come, nonostante i disagi intervenuti, l’attività della Polizia Locale sia proseguita con regolarità.

All’intervento del Comandante, ha fatto seguito quello del Sindaco di Mirandola Greco. Il primo cittadino ha espresso soddisfazione per la giornata, oltre che il proprio compiacimento per un ospite tanto illustre. “Un importante esempio di rettitudine e correttezza verso sé stesso e verso la gente – ha dichiarato – come sono sicuro voi agenti della Polizia Locale mirandolese saprete diffondere verso la popolazione. L’impegno, la fiducia, il costante lavoro quotidiano che vi porta a confrontarvi giornalmente con i cittadini, le famiglie, i giovani e gli anziani per supportare le regole di vita comune, sono quanto non dovrete mai dimenticare.” Al cardinale poi, il Sindaco di Mirandola ha donato la targa in cristallo recante lo stemma del Comune, unitamente ad una pergamena di ringraziamento a nome della cittadinanza.

È toccato poi al Presidente UCMAN protempore, Luppi, che ha voluto ricordare il ruolo essenziale svolto dalla Polizia Locale sul territorio e della Dott.ssa De Angelis, che invece ha manifestato la vicinanza della Prefettura ai famigliari delle vittime, sottolineato il significato della cerimonia per dare fiducia alla comunità in un periodo come quello attuale.

Toccante poi l’intervento del segretario di Sua Eminenza Vieri Lascialfari che ha ripercorso la vita del 92enne Cardinal Simoni “Residente a Firenze da 4 anni dopo aver ricevuto la berretta cardinalizia da Papa Francesco nel novembre del 2016, il cardinale è stato conosciuto nel mondo, dopo l’abbraccio commosso di Sua Santità Papa Francesco a Tirana, quando nel 2014 visitando la martoriata terra d’Albania, ha ascoltato dalla sua bocca, quanto patito in vita. Ultimo sopravvissuto alle barbarie del regime ateo comunista albanese, il Pontefice si commosse fino alle lacrime. Due anni dopo in piazza San Pietro lo hanno alloverato nel collegio cardinalizio rivestendolo della Porpora a riscatto di tutto il popolo albanese e della chiesa del silenzio perseguitata nel secolo scorso, come tutte le altre professioni religiose. Il comandante Doni incontrando il Cardinale Simoni durante l’apostolato nell’Arcidiocesi di Firenze, domandò mesi fa se l’anziano presule potesse venire a benedire la nuova sede ed incontrare il personale, fin da subito con grande gioia il cardinale accettò l’invito. Il cardinale oggi 92enne, all’età di 10 anni entrò nel collegio Francescano poi soppresso dal regime albanese e fu ordinato sacerdote nel 1956 dall’allora vescovo dell’arcidiocesi di Scutari. La vigilia di Natale del 1963 venne arrestato con l’accusa di essere nemico giurato del popolo e condannato ad impiccagione. Il primo giorno di prigionia dopo vessazioni psicologiche il presidente dittatore Enver Hoxha ascoltando da Tirana tramite la microspia messa all’insaputa del religioso, commosso dalle parole del vangelo di Don Ernest che più volte ripeteva “amare i nemici perdonare i nemici pregare per i nemici dare la vita per i nemici” e indicando anche gli altri prigionieri a pregare per il presidente affinché operasse nel bene del Popolo Albanese, questo commutò la condanna da impiccagione a carcere a vita. Il cardinale ha vissuto 28 anni tra prigionia e lavori forzati nelle miniere dove estraevano rame e pirite, e nelle fogne di Scutari prima della scarcerazione avvenuta nel 1991. Sempre nel 1991 grazie a Santa Madre Teresa di Calcutta che giunse in Albania inviata da San Giovanni Paolo II per avere notizie dello stato della chiesa del silenzio, accompagnò don Ernest a Castel Gandolfo dove abbracciò il Sommo Pontefice per il quale il clero albanese e i fedeli durante la persecuzione mai hanno smesso di pregare per il successore dell’Apostolo Pietro. Dopo la scarcerazione Don Ernest ha continuato il suo apostolato nelle montagne di Scutari visitando molteplici villaggi, aiutando nella ricostruzione dei luoghi di culto spazzati via dal regime, stando sempre vicino al popolo ed ai più bisognosi confrontandoli con la fede. Ricevendo la berretta cardinalizia, ad oggi è l’ultimo religioso sopravvissuto alle barbarie del passato regime ed unico Cardinale d’origine albanese. È Canonico della Cattedrale di Santa Maria del Fiore nominato dall’Arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori che lo ha accolto nella Chiesa Fiorentina.”

All’applauso sentito da parte dei presenti per il racconto sulla vita del Porporato, ha fatto seguito poi l’Inno d’Italia e quindi la visita e la benedizione del Cardinal Simoni dei locali dove ora ha trovato sede – temporaneamente ed in attesa del nuovo stabile – il Comando della Polizia Locale dell’UCMAN nonché presidio della Polizia Locale di Mirandola.

 

La sede temporanea della Polizia Locale UCMAN e presidio Operativo di Mirandola

La sede temporanea della Polizia Locale UCMAN e presidio Operativo di Mirandola, si trova in via 29 maggio. Si estende su di una superficie di 600mq (150mq in più rispetto alla sede di via Roma) e conta al suo interno ad 15 locali. Attualmente impiega: 5 operatori e un ispettore per la centrale operativa UCMAN e, 13 agenti e due ispettori tra i quali Emanuela Ragazzi responsabile di presidio, per la città di Mirandola. Comandante della Polizia Locale UCMAN è Gianni Doni, vice Comandante Leonardo Valentini.

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