Comincia anche a Modena la mobilitazione per il rinnovo del contratto multiservizi, scaduto oramai da 7 anni, con le assemblee fra i lavoratori che si stanno svolgendo in questi giorni.
Mercoledì 21 ottobre si tiene poi presso la sede della Cgil di Modena, alle ore 14 (e sino alle 17) l’Attivo unitario di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltraporti in concomitanza con l’iniziativa nazionale decisa lo scorso 7 ottobre da circa 1.500 lavoratori e delegati (collegati in video conferenza con i sindacati nazionali).
L’Attivo del 21 ottobre prevede il collegamento in videoconferenza con la manifestazione nazionale di Filcams, Fisascat e Uiltraporti in piazza Barberini a Roma per illustrare lo stallo sul contratto dovuto all’ennesimo rinvio delle parti datoriali dell’incontro previsto per il 2 ottobre per la ripresa delle trattative.
Il contratto multiservizi interessa circa 600.000 addetti in prevalenza donne, che si occupano di igienizzazione e pulizia degli ambienti, tra cui servizi essenziali quali scuole e ospedali. A Modena il settore impiega oltre un migliaio di lavoratrici nei servizi pubblici, più le addette che fanno le pulizie in aziende e settore privato.
In questi mesi di emergenza sanitaria le aziende del settore multiservizi avevano garantito disponibilità per giungere alla sottoscrizione del contratto dopo aver elogiato il lavoro delle proprie addette in prima linea negli ospedali durante la pandemia. Nonostante l’aumento dei fatturati dovuto anche ai servizi straordinari di sanificazione, questi impegni sul contratto non si sono però concretizzati, sino a far saltare l’incontro del 2 ottobre, rendendo evidente di non voler garantire il rinnovo del contratto e dare quindi maggiori tutele e salario ai lavoratori e alle lavoratrici.
Il mancato rinnovo contrattuale che si trascina ormai da 7 anni si traduce in una guerra di appalti al ribasso resa possibile proprio dal congelamento dei salari dei lavoratori che guadagnano poco meno di 7 euro l’ora lordi, per poche ore di lavoro alla settimana, trattandosi di molti part time.
Per questo i sindacati modenesi di settore aderiscono all’iniziativa nazionale di mobilitazione del 21 ottobre. All’attivo modenese parteciperanno oltre 30 delegati (la riunione si svolge nel rispetto delle normative anti covid) e si tenterà di portare all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica un problema che non può riguardare solo i lavoratori dei servizi, ma tutto il sistema Paese.