Partita con successo la campagna di screening su base volontaria con i test sierologici rapidi in farmacia per la ricerca degli anticorpi anti SARS-CoV-2, Federfarma e Regione Emilia-Romagna procedono ora anche per dare risposte concrete ai cittadini sul tema dei vaccini antinfluenzali.

Nell’ambito di una collaborazione sempre più strutturata e fattiva con le Istituzioni territoriali, l’associazione dei farmacisti ha infatti proposto una soluzione – che verrà discussa e messa a punto nelle prossime ore – che consenta di avere in tempi rapidi nelle farmacie le dosi vaccinali per quanti non rientrino nelle cosiddette categorie a rischio della popolazione. L’Emilia-Romagna ha infatti messo a disposizione di questi cittadini – tramite le farmacie territoriali – 36mila dosi di vaccino contro l’influenza, pari al doppio della quota minima loro destinata in base all’accordo raggiunto dalla Conferenza Stato Regioni. Si passa quindi dall’1,5% al 3% delle dosi acquisite dalle Regioni. Dosi che, inizialmente, avrebbero dovuto essere riconfezionate e ribollinate dall’AIFA per approdare nelle farmacie e che ora – grazie ad un nuovo accordo in corso di definizione – potranno arrivare alle farmacie con tempi più rapidi.

“La Regione Emilia-Romagna si è dimostrata virtuosa anche in questo – spiega Achille Gallina Toschi, Presidente Federfarma Emilia-Romagna – Per consentire una distribuzione rapida ai tanti pazienti che chiedono il vaccino in farmacia, ed evitare i tempi tecnici legati ad un ulteriore passaggio AIFA, abbiamo proposto la distribuzione di queste 36mila dosi con la formula della DPC – Distribuzione Per Conto. Una formula che unisce le migliori condizioni di acquisto da parte del pubblico, con la capillarità delle farmacie, e che potrà essere applicata sia al 3% destinato alle farmacie che alle dosi eventualmente in eccesso non utilizzate per le categorie protette. Questo significa che il cittadino dovrà semplicemente recarsi in farmacia con la richiesta del proprio medico curante. I tempi che viviamo ci impongono scelte e soluzioni rapide e sono orgoglioso di poter dire che la nostra categoria sta rispondendo in un’ottica di servizio, al fianco delle nostre Istituzioni che stanno concretamente dimostrando di saper accogliere proposte funzionali a velocizzare i tempi e garantire servizi ai cittadini. Sono fiducioso che entro i primi dieci giorni di novembre potremo iniziare la distribuzione dei vaccini, in linea con le tempistiche della campagna vaccinale e ben prima del picco influenzale, abitualmente registrato tra gennaio e febbraio”.

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