Alla vigilia dell’udienza preliminare che si terrà il 30 ottobre è il Presidente dell’Unione Val d’Enza a darne notizia: “I Comuni dell’Unione si costituiranno parte civile. Un atto che dobbiamo alle nostre comunità, travolte nell’estate scorsa dai contenuti dell’inchiesta denominata dalla Procura “Angeli e Demoni” e dalle conseguenze che questa ha portato con sè sui territori. E’ stata una vicenda, quella che abbiamo attraversato e che entra in una nuova fase con l’avvio dell’iter processuale in questi giorni, attraversata dalla sofferenza profonda di tante famiglie, di tanti operatori e di intere comunità fatte oggetto, in modo spesso strumentale ed irrispettoso di generalizzazioni ed attacchi assolutamente ingiustificati”. E’ l’Unione che si costituisce a nome di tutti  gli otto comuni del distretto.

“Abbiamo scelto di costituirci tutti insieme tramite l’Unione sia in quanto il Servizio Minori è un servizio che è stato conferito all’Unione, sia per esplicitare con chiarezza lo spirito di collaborazione, condivisione ed estrema unità che ha animato le amministrazioni comunali sin dal principio di questa vicenda” precisa poi il Presidente che prosegue: “La costituzione di parte civile è anche un modo per rappresentare il bisogno di verità che questi territori hanno maturato dal giugno 2019 e che ci aspettiamo possa trovare ristoro nell’operato della magistratura nella quale riponiamo la nostra massima fiducia”.

Sulla costituzione di parte civile del Comune di Montecchio che si unirà all’azione congiunta in Unione il Sindaco Torelli precisa “Immediatamente a ridosso del giugno scorso il Consiglio Comunale di Montecchio impegnò l’amministrazione nel senso di una costituzione di parte civile del Comune e pertanto tale impegno verrà mantenuto, ma non può esserci dubbio alcuno sul fatto che Montecchio abbia convintamente aderito all’iniziativa dell’Unione attribuendole quel valore di unitarietà e condivisione che è stato e rimane al centro dell’azione politica in questi territori”.

Il Presidente infine a nome dei Sindaci chiude con un appello: “Non nascondiamo la nostra preoccupazione per come questa nuova fase sarà affrontata da una certa parte del mondo dell’informazione e dalla politica. Ci auguriamo che possa aprirsi una fase nuova anche in questo senso, capace di favorire un dibattito coraggioso e pacato sul tema della gestione di situazioni di abusi e maltrattamenti sui minori, garantendo comunque protezione e riservatezza alle tante sofferenze di cui questa inchiesta si è occupata ed in special modo quelle dei minori”.

 

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