Foto di Ahmad Ardity da Pixabay

Nell’ultimo mese, le farmacie si trovano ad affrontare la preoccupazione dei cittadini a caccia di chiarezza in merito a se e quando sia possibile l’acquisto del vaccino anti-influenzale.

Ad oggi, sono ancora in attesa delle circa 36.000 dosi cedute dalla Regione, ossia il 3% della dotazione regionale.

La Regione Emilia Romagna assicura che le quote di vaccino destinate alle farmacie per la vendita alla platea non a rischio arriveranno, e che, dal 16 novembre e fino a dopo Natale, saranno acquistabili dai cittadini.

In questo momento, i farmacisti non sono ancora in grado di fornire risposte chiare e certe in merito, ma sono ottimisti che le dosi arriveranno ed in numero sufficiente rispetto alle richieste, anche grazie all’arrivo di ulteriori rifornimenti, fino al 5% del totale acquistato (circa 60.000 dosi in tutto), perché i vaccini non totalmente utilizzati dalle Regioni potranno essere ridistribuiti tra quelle che hanno bisogno di altre dosi.

Rispetto agli anni scorsi, è, infatti, prevedibile una crescita della domanda di vaccino anti-influenzale per limitare la sovrapposizione tra sintomi dei consueti malanni stagionali e quelli del Covid19.

“Tutte le dosi disponibili sul mercato sono state acquistate dalle Regioni – chiarisce la dott.ssa Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – e le farmacie non possono comprarne altre.

Quindi, va considerato che i vaccini destinati alle farmacie erano stati acquistati per i medici e, di conseguenza, etichettati come farmaci ospedalieri e raggruppati in confezioni multiple, il che significherebbe, per poterli esitare in farmacia, farli ritornare alla ditta produttrice e poi ad AIFA per essere riconfezionati ed avere un nuovo bollino.

Ma una soluzione per accelerare i tempi di consegna alle farmacie è in corso d’opera – dichiara la presidente Casale – : la Regione Emilia Romagna e le associazioni dei  farmacisti stanno per firmare un accordo tramite il quale le farmacie potranno aderire alla cosiddetta ’distribuzione per conto’ dei vaccini acquistati dalla Regione, così come hanno fatto durante la prima ondata di Covid per i farmaci ospedalieri.

Questo passaggio consentirà di restare entro le consuete tempistiche della campagna vaccinale: sarà necessaria la ricetta del medico, che avrà così modo di valutare chi ne ha maggiormente bisogno, pur non appartenendo alla fascia a rischio.”

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