Ha pubblicato una inserzione sul web per vendere una pelliccia, ma anziché ricevere i 620 euro pattuiti si è ritrovata il conto svuotato per 495 euro. E’ stata infatti contattata da una sedicente acquirente che oltre a mostrarsi molto interessata all’acquisto si è detta disponibile per effettuare immediatamente il pagamento con la modalità della ricarica del conto attraverso l’utilizzo di un ATM Postale.

In contatto telefonico con l’acquirente la vittima, una 69enne reggiana peraltro poco esperta nei pagamenti, recatasi a eseguire l’operazione su indicazione dell’interlocutrice, effettuava l’operazione ma anziché ritrovarsi accreditati i 620 euro si vedeva il conto alleggerito dei primi 242 euro. Tranquillizzata, veniva invitata ripetere l’operazione per aggiustare il tutto, cosa che avveniva un’altra volta per un ulteriori addebito di 253 euro. Terminato il plafond mensile la truffatrice insisteva per far usare alla vittima altre carte di credito e solo a questo punto la pensionata, insospettita, riagganciava scoprendo che il conto era stato alleggerito di 495 euro. Materializzato di essere rimasta vittima di una truffa la 69enne si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Fabbrico formalizzando la relativa denuncia per truffa.

I carabinieri, raccolta la denuncia avviavano le indagini, appurando che la truffatrice per portare a compimento il colpo si era avvalsa di due complici prestanome ora finiti nei guai: un 48enne pluripregiudicato abitante a Milano, risultato essere l’intestatario dell’utenza usata dalla truffatrice per parlare con la vittima, e un 48enne di Seregno pregiudicato, risultato essere intestatario del conto rimpinguato. I due sono stati quindi denunciato per concorso in truffa. Le indagini stanno proseguendo per risalire all’autrice materiale, che i carabinieri ritengono possa essere identificata nel breve periodo. Al riguardo si stanno scandagliando le conoscenze e frequentazioni dei due complici.

Ora in onda:
________________