Un nuovo banner, di dimensioni consistenti, colora da questa mattina la facciata del Comune di Scandiano. E’ il Manifesto della comunicazione non ostile e contiene dieci semplici regole che, come spiega il vice sindaco e assessore alle pari opportunità Elisa Davoli “l’amministrazione comunale ha deciso di condividere con tutta la cittadinanza, in un momento nel quale l’attenzione e il rispetto sono spesso messi in secondo piano rispetto alla rabbia e alla violenza verbale”.
L’iniziativa, che è conseguente ad una deliberazione assunta dal consiglio comunale all’unanimità nei mesi scorsi di adesione al Manifesto elaborato dall’associazione Parole Ostili di Trieste, rientra nelle iniziative pensate dal Comune e dalla Commissione Pari Opportunità per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, periodo durante quale tra l’altro la facciata del Comune sarà illuminata di rosso.
“La scelta di puntare su un manifesto così evidente è fotografia di quanto teniamo a questi temi – ha sottolineato Elisa Davoli – di quanto crediamo che il rispetto dell’altro, soprattutto in epoca dominata dalla comunicazione social, sia la base per migliorare coesione sociale e convivenza civile”.
L’adesione al Manifesto della comunicazione non ostile è stato deliberato in consiglio nel settembre scorso, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza nelle parole che costituisce un’occasione per ridefinire lo stile con cui si sta sul web e per responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, partendo dal presupposto che in particolare i social network, pur essendo luoghi virtuali, non sono un porto franco ma il centro in cui si incontrano persone reali.
Il Manifesto è in pratica una carta che elenca dieci principi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete, un impegno di responsabilità condivisa che vuole favorire comportamenti rispettosi e civili e vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti. Si tratta di un lavoro di partecipazione collettiva a cui hanno contribuito esperti della comunicazione, del marketing, del giornalismo e utenti e appassionati della Rete.
I Dieci principi sono i seguenti:
- Virtuale è reale – Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
- Si è ciò che si comunica – Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
- Le parole danno forma al pensiero – Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
- Prima di parlare bisogna ascoltare – Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
- Le parole sono un ponte – Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
- Le parole hanno conseguenze – So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
- Condividere è una responsabilità – Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
- Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare – Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
- Gli insulti non sono argomenti – Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
- Anche il silenzio comunica – Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Il presidente dell’ANCI ha invitato nel 2019 tutti i comuni italiani ad aderire al Manifesto. Tale documento è stato tradotto in 30 lingue e declinato in 6 ambiti: politica, pubblica amministrazione, sport, educazione, aziende e scienza. E’ stato distribuito a tutte le scuole d’Italia con circolare ministeriale nella primavera del 2017 e presentato al mondo della scuola attraverso le iniziative dedicate alla formazione didattica, frutto di un protocollo d’intesa con il MIUR.
Ad oggi hanno sottoscritto il Manifesto i Comuni di Milano, Torino, Firenze, Palermo, Bari, Verona, Padova, Novara, Ferrara, Lecce, Modena, Bergamo, Cremona, Fidenza, Santarcangelo di Romagna, e molti altri; e che hanno aderito anche le Università Luiss, Lumsa, Cattolica, Trieste, Brescia, L’Aquila, Genova, Camerino, Udine, Teramo, Salerno.
Si ringraziano per la collaborazione Coop Allenza 3.0, l’Università del Tempo Libero, Auser Scandiano, Spi-Cgil, Fnp-Cisl.