Salutiamo con favore la chiusura del concordato, ma siamo anche stupiti dal tono trionfalistico con cui il sindaco ha annunciato la chiusura del concordato. Un concordato che sana una situazione creata proprio dall’Amministrazione di cui Menani era vicesindaco. Ora davvero si chiude una brutta storia della nostra città, che non avrebbe mai dovuto neanche cominciare.
Ma siamo decisamente stupefatti di fronte alla soddisfazione manifestata da Caselli. Che rivendica con tanto orgoglio la paternità del concordato. I cittadini sassolesi non hanno dimenticato gli anni della gestione sua e dell’attuale sindaco, quando il mancato pagamento, da parte di SGP, dei lavori e dei fornitori aveva completamente bloccato il sistema di manutenzioni della città, oltre che aver messo in crisi tante ditte che avevano lavorato per il comune. Dopo aver portato SGP sull’ orlo del fallimento, perchè la società non aveva i soldi, che il Comune doveva dargli, per pagare i fornitori e i lavori fatti, è così senza vergogna da gloriarsi di aver chiesto il concordato!! Quando il suo dovere era amministrare, far fare i lavori, pagare i debiti, visto che da sindaco doveva affrontare la situazione. Che invece ha fatto in modo che precipitasse, per poi presentarsi ora come il salvatore.
Ricordiamo che il concordato, indispensabile a quel punto per salvare il comune, ha comunque condizionato l’Amministrazione; il rispetto delle procedure imposte dal concordato ha indubbiamente ritardato, in questi anni, progettazioni e manutenzioni. Ora con i conti in ordine, che la giunta Menani ha ereditato da Pistoni , i tanti finanziamenti statali di questo periodo, i risparmi sui servizi comunali, a causa del covid 19, ma soprattutto la sterilizzazione dei mutui 2020, per cui è stata dimezzata la rata che il comune deve a SGP ( da 3.20.000 a 1.600.000) hanno permesso di chiudere, con un mese di anticipo sul programma, il concordato con gli ultimi pagamenti ai fornitori. Siamo ovviamente contenti, per la città di Sassuolo, perchè a questo punto diventa più facile programmare e realizzare i lavori. Ma manca a questa giunta l’onestà intellettuale di riconoscere che una buona parte del merito va riconosciuto a chi ha ha strutturato, non solo annunciato a parole, un concordato che stesse in piedi, cosa che si è verificata nei primi tempi della gestione Pistoni – Cavallini, e a chi lo ha gestito nei primi, difficilissimi anni.
Ricordiamo però, ancora una volta, che SGP è il braccio operativo del comune. Perciò deve sempre seguire le procedure pubbliche di trasparenza per gli incarichi, così come per le gare di appalto. Cosa che l’Amministrazione precedente ha sempre chiesto a SGP. Non siamo sicuri che adesso questa trasparenza ci sia, e che sempre siano rispettate le procedure che un soggetto a totale partecipazione pubblica, anche per opportunità politica, dovrebbe osservare.
Gruppo consiliare del Partito Democratico di Sassuolo