Si è conclusa lunedì scorso, 30 novembre, la raccolta delle domande di adesione ai due bandi con i quali il Comune di Bologna ha iniziato a erogare contributi a conduttori e locatori per il sostegno del mercato dell’affitto residenziale durante la pandemia del Covid-19.
Il bando che incentiva la rinegoziazione o trasformazione dei contratti, aperto lo scorso 16 giugno, ha raccolto 838 domande. L’istruttoria sul rispetto dei requisiti è in corso e ha già esaminato la maggior parte delle domande (767). I beneficiari del contributo sono finora 468, pari ad altrettanti contratti rinegoziati o trasformati, con 621.000 euro di contributi liquidati. Dei 468 contratti, 392 (84%) sono stati rinegoziati con un canone ridotto almeno del 10% o del 20% per almeno 12 mesi; 73 (15%) riguardano appartamenti non affittati o destinati a uso turistico che sono stati riconvertiti con contratti di locazione a canone concordato grazie al contributo ricevuto (fino a 3.000 euro); infine sono solo 3 i contratti riconvertiti da “libero” a concordato”. Nei prossimi giorni si concluderà l’istruttoria delle ultime 71 domande. Per tutte le domande valide è garantita la copertura economica.
Il secondo bando, aperto il 13 ottobre, è quello che concede contributi diretti per il sostegno al pagamento dell’affitto: in poco più di un mese e mezzo sono arrivate 4.030 domande. Quelle esaminate finora sono 969 e sono stati erogati contributi a 484 conduttori per 482.000 euro in tutto. Anche in ragione del grande afflusso di richieste e della particolare complessità dell’istruttoria, l’attività procederà per tutto il mese di dicembre e gennaio, e le liquidazioni avverranno progressivamente fino ad esaurimento delle risorse residue che ad oggi ammontano a circa 1,2 milioni di euro.
“Il sostegno all’affitto è per noi una politica prioritaria, in particolare in questo momento storico per le difficoltà dovute alla pandemia – spiega l’assessore alla casa Virginia Gieri – e siamo molto soddisfatti che il bando sulle rinegoziazioni abbia avuto questa accoglienza perché lo riteniamo una misura utile per proprietari e inquilini. Le domande del fondo per l’affitto dimostrano invece un bisogno che c’è e al quale vorremmo rispondere integralmente. Stiamo lavorando con la Regione Emilia-Romagna per raggiungere questo obiettivo”.