Il lavoro è una preoccupazione per le persone ricoverate a Montecatone? Probabilmente, in una degenza proiettata principalmente al recupero di salute ed autonomia, la lista delle priorità è differente. Quando però si affronta una prospettiva a più ampio raggio, ecco che gli equilibri si modificano.

È attiva in questo senso una collaborazione tra il Servizio Socioeducativo dell’Istituto di Montecatone e l’Ufficio per il collocamento mirato dell’ambito territoriale di Bologna dell’Agenzia regionale per il Lavoro, che prevede incontri con i pazienti interessati a conoscere la normativa italiana sul lavoro per le persone con disabilità fondata sulla legge 68 del 1999. L’obiettivo è fornire informazioni dettagliate per non perdere tempo ed energie nella fase post dimissione. Il diritto al lavoro è sancito nella Convenzione sui diritti delle persone con disabilità in cui gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità al lavoro, su base di parità con gli altri.

«Nel quadro della crisi economica attuale – spiega Claudia Romano, responsabile dell’Ufficio per il collocamento mirato dell’ambito territoriale di Bologna – emerge maggiore difficoltà di lavoro per le persone che hanno delle fragilità professionali e/o personali. Non disponiamo ancora di dati precisi per commentare a fondo un fenomeno che, indubbiamente, ha un impatto rilevante nell’occupazione; va pur tuttavia sottolineato che, per contro, questo periodo ha attivato meccanismi che nel tempo potranno anche avere risvolti positivi, soprattutto per le persone che passano da Montecatone e residuano difficoltà motorie. Faccio qualche esempio: tutti gli uffici pubblici, compresi i nostri, si stanno abituando a gestire da remoto i contatti con l’utenza e questo facilita non poco coloro i quali incontrano maggiori difficoltà nell’utilizzo dei mezzi di trasporto; in secondo luogo, l’ampiezza della diffusione dello smart working sta offrendo opportunità di impiego, pur con l’incognita dell’isolamento che ne può derivare. Emerge quindi l’importanza che anche durante il ricovero – conclude Romano – le persone possano valorizzare il tempo per formarsi all’utilizzo delle nuove tecnologie sia per potersi approcciare facilmente ai servizi pubblici e non, sia in vista di un futuro professionale».

Per rispondere a questa sfida la Fondazione Montecatone Onlus sta lavorando per attivare progetti che coinvolgano soggetti pubblici e privati per fornire a pazienti ed ex pazienti di Montecatone opportunità di formazione professionale a distanza e aumentare le possibilità di inserimento lavorativo soprattutto per le persone con lesione midollare.

Inoltre, il Servizio Socioeducativo di Montecatone sta dando il via a un nuovo laboratorio in cui, partendo dal bricolage, si potrà anche sperimentare la propria inventiva fino all’utilizzo di programmi per progettare oggetti da stampare in 3D.

 

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