Dopo un periodo di sperimentazione, che ha visto nel 2019 l’Unione Bassa Reggiana protagonista di un progetto pilota realizzato con la Regione Emilia Romagna, si costituisce ufficialmente l’Osservatorio locale per il paesaggio nel territorio della Bassa. L’accordo formale per la prosecuzione e il completamento del progetto è stato approvato ieri sera (martedì 22 dicembre) dal Consiglio dell’Unione.
Dall’Osservatorio regionale all’Osservatorio locale: il paesaggio come bene comune
Nel 2016 la Regione Emilia-Romagna ha istituito l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio con il compito di dare attuazione ai principi fissati dalla Convenzione Europea del Paesaggio (Cep), la quale definisce il paesaggio come “un fenomeno culturale che si produce in quanto una collettività attribuisce particolare valore ad un determinato territorio”, le cui caratteristiche derivano dall’azione simultanea di forze naturali e di azioni da parte degli esseri umani. Il paesaggio, quindi, non è solo lo spazio naturale ma comprende tutto il territorio ossia l’ambiente, gli spazi rurali, urbani e periurbani.
Tra gli obiettivi dell’Osservatorio regionale c’era quello di promuovere, in collaborazione con gli Enti locali e le comunità di riferimento, la nascita di vari Osservatori locali come centri di interesse, di incontro e di confronto sul paesaggio in quanto bene comune. L’Unione Bassa Reggiana aveva risposto alla ‘chiamata’ con una manifestazione di interesse ed è stata selezionata, insieme ad un unico altro caso in regione, per avviare nel 2019, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, il progetto partecipativo ‘Paesaggio e rischio’. Un progetto pilota che si è svolto nel territorio della bassa e ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare e accrescere la consapevolezza intorno ai temi della tutela e valorizzazione del paesaggio nell’area golenale del Po, in relazione ai fenomeni naturali legati alla gestione del rischio idrogeologico e idraulico. A tal fine sono stati coinvolti vari soggetti interessati al tema, dalle associazioni ambientaliste alle associazioni di categoria, per esempio gli agricoltori, le attività produttive, quelle turistiche e così via. Fra le altre cose, si è discusso sulle criticità per ridurre i rischi in queste zone e sulle opportunità di sviluppo della golena ed è stata realizzata una mappatura delle aree di pregio che consultabile online. Ora, dopo la positiva fase di sperimentazione e in continuità con essa, l’Unione degli 8 comuni del distretto ha condiviso con la Regione Emilia Romagna la volontà di costituire un Osservatorio locale permanente per il paesaggio che avrà come riferimento il territorio dell’intera Unione.
“Uno strumento prezioso per proseguire la riflessione sui temi affrontati durante la fase sperimentale, consolidare e dare attuazione alla rete di relazioni già esistenti con enti pubblici e privati interessati a dare valore al nostro paesaggio, che comprende ben otto comuni con aree naturalistiche e urbane di grande pregio – dichiara Camilla Verona, presidente dell’Unione Bassa Reggiana – Riteniamo che questo Osservatorio possa fungere da collante tra tutti questi soggetti, istituzionali e non, e l’intera comunità per una reciproca e diffusa attenzione verso le potenzialità e criticità del nostro territorio in tutti i suoi aspetti, naturalistico, geomorfologico, culturale, economico, sociale, demografico. Non dimentichiamo a questo proposito che i Comuni dell’Unione Bassa Reggiana sono entrati a pieno titolo nella Riserva Mab Po Grande UNESCO con possibili sviluppi sul piano anche turistico”.
“L’approvazione dell’accordo per la costituzione di un osservatorio locale del Paesaggio – – prosegue la presidente Verona – è il punto di partenza per ragionare e proporre nuovi percorsi su questa importante tematica che tanto interesse ha suscitato durante il periodo di sperimentazione realizzato con la Regione nel 2019. Allora ci siamo concentrati sul tema specifico del paesaggio e rischio e, in particolare, sull’area golenale, ora siamo pronti ad approfondire altri aspetti correlati che riguardano il nostro territorio. A gennaio/febbraio 2021 partiremo dagli incontri con i cittadini e i soggetti interessati per costruire insieme, come Unione Bassa Reggiana, un percorso condiviso a livello territoriale. Se non sarà possibile incontrarsi di persona, attiveremo modalità di incontro e confronto on-line”.
Tra gli obiettivi principali dell’Osservatorio locale vi sono la costruzione di consapevolezza e la formazione sul paesaggio nella sua dimensione unionale, che non si esaurisce con i confini di un singolo paese ma abbraccia il territorio di tutti gli 8 comuni della Bassa reggiana. Il paesaggio del resto è un importante tema di interconnessione tra politiche territoriali, quali ad esempio la costituzione del nuovo piano urbanistico generale su scala sovracomunale (Pug). Sarà poi l’Osservatorio stesso, ora che si è costituito ufficialmente, a darsi obiettivi specifici in base alle esigenze e ai bisogni dei vari comuni. Strutturare un Osservatorio stabile significa dare continuità ad un gruppo di lavoro e mettere insieme idee e proposte da vari soggetti per migliorare queste terre.
La collaborazione istituzionale fra Regione e Unione Bassa Reggiana: ruoli e compiti
L’Accordo approvato ieri sera formalizza e disciplina la collaborazione tra la Regione Emilia Romagna e l’Unione Bassa Reggiana, attribuendo i reciproci ruoli e compiti finalizzati a costituire l’Osservatorio locale per il paesaggio nel territorio di competenza, la Bassa appunto, proseguendo e completando il processo partecipativo realizzato in autunno 2019 con il progetto ‘Paesaggio e rischio’.
La Regione, attraverso il suo Osservatorio regionale, svolge un ruolo di supporto in questo processo costitutivo, mettendo a disposizione tutti i dati strumentali, le relazioni, gli studi, le informazioni e i contatti, la rete di relazioni con Enti e operatori pubblici e privati, e destinando alla progettazione e realizzazione del percorso alcuni collaboratori esperti insieme risorse materiali e spazi fisici qualora risultassero necessarie. Per quanto attiene l’Unione Bassa Reggiana, questa metterà a disposizione proprio personale con il compito di coordinare il progetto anche nei confronti dei soggetti esterni da coinvolgere, i quali parteciperanno alla fase di progettazione su base volontaria e potranno entrare a far parte dell’organo collegiale, condividendone gli obiettivi e contribuendo all’individuazione delle azioni da inserire nel Programma annuale o pluriennale delle attività.
Oltre a specificare le risorse che ciascuna Amministrazione mette in campo, l’Accordo prevede la compartecipazione della Regione alle spese da sostenere, riconoscendo all’Unione Bassa Reggiana, a fronte di una spesa complessiva di 16mila euro, risorse finanziarie per un totale di 8mila euro: 5mila euro per l’anno 2020 e 3mila euro per l’anno 2021.
La Rete degli Osservatori locali
La costituzione di Osservatori locali crea una Rete fondamentale per promuovere la tutela, la gestione e la valorizzazione dei paesaggi dell’intera Emilia Romagna intesi, lo ricordiamo, come spazi naturali, rurali, urbani e periurbani e come espressione di identità specifiche, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni, oltre che da valori culturali che vanno salvaguardati.
La Rete, pertanto, persegue le seguenti finalità:
· superare una concezione estetizzante del paesaggio nella ricerca di fondamenti identitari della comunità locale;
· individuare le dinamiche di trasformazione dei paesaggi, i caratteri invarianti da conservare e i recuperi delle parti incongrue, proponendo al contempo i caratteri compositivi del nuovo da creare;
· favorire la conoscenza delle potenzialità economiche, sociali e culturali del paesaggio presso le comunità locali anche mediante attività informative e formative;
· promuovere politiche e azioni di trasformazione e tutela del paesaggio come elemento fondamentale per la qualità della vita della popolazione.
L’Osservatorio locale per il paesaggio dell’Unione Bassa Reggiana si inserisce, dunque, in questa rete e in una rete ancora più ampia di rapporti con altri Osservatori per il Paesaggio già esistenti o in via di costituzione in Italia per promuovere la conoscenza reciproca e la cooperazione nella prospettiva di possibili, futuri allargamenti anche a livello europeo.