Una riapertura in sicurezza graduale ma stabile, in grado di garantire l’effettiva possibilità di lavoro al settore dei pubblici esercizi, ormai allo stremo: nel bimestre novembre-dicembre il settore ha subito un calo medio del volume d’affari di oltre il 67% sul 2019.
E’ questo il tema principale al centro della riunione di ieri, fortemente voluta dal Ministero dello Sviluppo economico e presieduta dal sottosegretario Alessia Morani, tra i vertici di  Fiepet Confesercenti, assieme a Fipe Confcommercio, ed alcuni componenti del Comitato tecnico scientifico assistiti da rappresentanti dell’Inail e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Durante l’incontro le due associazioni hanno presentato alcune proposte per una graduale riapertura delle attività di somministrazione: tra le richieste c’è quella di consentire l’apertura di bar e ristoranti fino alle 22 in zona gialla e fino alle 18 in zona arancione; inoltre si è chiesto di anticipare la vaccinazione per gli operatori della ristorazione così da immunizzare baristi, camerieri, cuochi e addetti ai lavori e rendere ancora più sicura la fruizione dei locali.

Il Comitato tecnico scientifico ha manifestato grande attenzione e si è riservato di valutare le proposte nel merito già nel corso della prossima settimana.
Fiepet Confesercenti ha sottolineato la necessità di avere risposte in tempi estremamente rapidi perché la categoria è senza più ossigeno: le oltre  300mila imprese del settore negli ultimi 12 mesi hanno registrato circa 38 miliardi di euro di perdita di fatturato.

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