Al termine di una lunga indagine, sono stati individuati e identificati dalla Polizia Locale della Bassa Reggiana tutti i responsabili degli atti vandalici compiuti nella notte di capodanno a Guastalla ai danni dei numerosi allestimenti natalizi presenti in via Gonzaga, piazza Mazzini e altre vie del centro storico cittadino. Protagonisti del raid vandalico due distinti gruppi di ragazzi, alcuni dei quali sono minorenni, altri poco più che maggiorenni.

Estrapolando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza esistenti nella zona, comparate anche con quelle presenti sui profili di alcuni noti social network, e ricostruendo i movimenti dei componenti dei gruppi con attività tecniche condotte sui telefoni dei sospettati, gli agenti della Bassa Reggiana sono riusciti non solo ad identificare i compenti dei gruppi ma anche ad accertare il contributo fornito da ognuno di loro all’attività delittuosa compiuta nella notte del 31 dicembre.

Complessivamente sono dieci le persone denunciate, di cui 6 minorenni e 4 maggiorenni, per reati che vanno dal concorso in danneggiamento aggravato al furto e al favoreggiamento. Quasi tutti, sentiti dagli inquirenti e messi alle strette, hanno alla fine confessato di aver partecipato al raid ma hanno finito per scaricare sugli altri componenti la responsabilità dei reati più gravi, in particolare i danneggiamenti delle auto in sosta in via Pegolotti. Anche per quest’ultimo episodio, gli agenti della Polizia Locale, dopo aver ricevuto le querele presentate dai proprietari dei veicoli, hanno ricostruito gli eventi e accertato le responsabilità dei singoli soggetti coinvolti.

Nei guai, dunque, sono finite 10 persone, 6 minori compresi tra i 13 ed i 17 anni e 4 giovani adulti.

Il lavoro per gli agenti, non è ancora terminato in quanto nei prossimi giorni, su delega delle due Procure che stanno indagando sui fatti (la procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna e quella di Reggio Emilia) tutti gli indagati verranno sentiti presso gli uffici di via Castagnoli, dove i minori dovranno presentarsi accompagnasti dai genitori e assistiti da un legale.

Ci saranno conseguenze penali anche per due adulti che, pur svolgendo un ruolo “educativo”, sono venuti meno al loro mandato. In particolare, una persona per violazione degli obblighi di assistenza nei confronti di un minore a lei affidato, l’altro soggetto perché, chiamato a collaborare con gli inquirenti, non solo ha fornito false dichiarazioni, affermando di non conoscere alcuni giovani presenti nei filmati, ma successivamente ha pure contattato questi ultimi per fornirgli indicazioni sullo svolgimento delle indagini e tranquillizzarli per non averli identificati davanti agli agenti.

Camilla Verona, sindaco di Guastalla e presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, si è complimentata con il Corpo Unico di Polizia Locale per il risultato ottenuto, “frutto di un lavoro paziente e delicatissimo, condotto con la massima professionalità. È innegabile che per quanto accaduto la notte di capodanno vi sia stata una grossa responsabilità da parte degli adulti che avrebbero dovuto vigilare sui loro figli, anche in considerazione del fatto che dalle ore 22,00 vigeva il coprifuoco. È impensabile che i genitori non si siano accorti dell’assenza da casa dei propri figli. Molti di loro, inoltre, venuti a conoscenza dell’accaduto, hanno minimizzato la gravità dei fatti. Voglio ricordare a costoro – continua il sindaco Verona – che i genitori sono sempre e comunque responsabili dei comportamenti dei propri figli minori e che difenderli a spada tratta non è per nulla educativo. Posso assicurare che da parte nostra, come Amministrazione Comunale, continuiamo, attraverso i servizi competenti, le azioni già consolidate da tempo di supporto ai giovani, sia minorenni, sia maggiorenni”.

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