Per contrastare il criminale uso di bocconi avvelenati, pratica vietata dalla normativa vigente che peraltro costituisce ipotesi di reato, in provincia di Reggio Emilia, precisamente nell’area collinare del comune di Albinea, sono scesi Alma, uno splendido Labrador nero, ed il suo conduttore, entrambi in forza al Reparto Carabinieri Parco nazionale Tosco Emiliano, guidato dal Colonnello Giuseppe Piacentini, le cui unità antiveleno hanno competenza sull’intera Regione dell’Emilia Romagna.
L’allarme bocconi avvelenati in provincia di Reggio Emilia è stato registrato dai carabinieri della stazione carabinieri forestale di Viano che, nell’ambito delle attività investigative sulla criminale abitudine, hanno rilevato il sospetto avvelenamento di un cane di sesso femminile di tre anni poi ricoverato in gravi condizioni in una clinica veterinaria di Parma avvenuto a febbraio in località Montericco del comune di Albinea.
Per questo motivo i militari forestali della stazione di Viano hanno richiesto l’intervento delle unità cinofili antiveleno. In particolare nella mattinata di ieri l’unità cinofila antiveleno Reparto Carabinieri Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano unitamente ai carabinieri forestali di Viano si sono recati in località Montericco procedendo all’ispezione e bonifica dell’area indicata dalla proprietaria del cane e delle zone limitrofe. L’attività non ha portato ‘unità cinofila antiveleno ad effettuare marcature indice che non vi erano ulteriori esche e nel contempo nono sono state rinvenute nemmeno carcasse di altri animali morti a seguito di avvelenamento. Tuttavia poco lontano, lungo via Michelangelo della stazione frazione Montericco, venivano rinvenuti dei pezzi di wurstel ed altri pezzi di cibo sulla bordatura della strada che venivano prelevati e repertati e consegnati al Servizio Veterinari dell’AUSL competente per le analisi di rito finalizzato ad accertare la presenza di veleni. Nel contempo proseguono le indagini finalizzate a identificare gli eventuali responsabili dell’avvelenamento del cane di 3 anni di proprietà di una residenti di Montericco a cura dei carabinieri forestali di Viano che al riguardo stanno conducendo le indagini.
Alma e il suo conduttore fanno parte delle squadre cinefile antiveleno costituite nell’ambito del progetto europeo “Life WolfAlps”, che vede operare cani addestrati alla ricerca di esche avvelenate e di carcasse di animali, che puntualmente segnalano in modo inequivocabile al proprio conduttore. I Carabinieri Forestali reggiani infine ribadiscono che l’uso di bocconi avvelenati è reato. Per questo gli stesi carabinieri sottolineano che è particolarmente importante segnalare con prontezza alle autorità competenti – che siano carabinieri forestali, la Asl o i sindaci del proprio territorio – il rinvenimento di bocconi sospetti e i casi di diagnosi di sospetto avvelenamento, affinché si possa intervenire immediatamente per porre in atto tutte le misure necessarie per individuare i responsabili e per prevenire ulteriori danni.