“Rispettiamo la competenza e l’autonomia che la legge riconosce ai singoli Comuni e ai territori, che hanno la piena legittimità di ritenere strategico o meno un loro progetto. Così come è loro prerogativa individuare aree in cui eventualmente realizzare l’intervento, purchè il consumo di suolo previsto rientri entro la soglia del 3% a disposizione dei Comuni entro il 2050, che è ciò che prevede la legge regionale sull’urbanistica. Il nostro ruolo, come Regione, è infatti quello di vigilare sul rispetto della legge che, dal dicembre 2017, ha invertito la tendenza puntando sulla rigenerazione urbana, tagliando le previsioni urbanistiche e abbassando al 3% la quota di espansione dei territori”.

Così l’assessora regionale alla Programmazione territoriale, Barbara Lori, in merito al progetto di nuovo hub logistico ad Altedo-Malalbergo, in provincia di Bologna.

Il fatto quindi che l’infrastruttura non rientri nell’attuale piano regionale dei trasporti non impedisce ai Comuni di procedere con il progetto, seguendo ovviamente le procedure previste. Fra queste, prosegue Lori, “quella per modificare il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), che prevede anche l’avvio dell’iter per la verifica del rispetto delle norme di tutela paesaggistiche e ambientali, di cui ovviamente al momento non vi sono elementi per pronunciarsi in un senso o in un altro”.

“La stessa situazione, dal punto di vista normativo e delle competenze- chiude l’assessora- vale per i progetti dei Comuni di Caorso e Fiorenzuola nel piacentino”.

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