“L’area verde di via Piaggia è e resterà verde. Credo sia un risultato di cui tutti coloro che hanno a cuore gli spazi verdi, pubblici o privati come in questo caso, debbano essere felici e rinnovare la fiducia in una città e in una Amministrazione comunale, che pongono l’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità così come l’ascolto e il dialogo con i cittadini al primo posto.
A un problema complesso abbia trovato una soluzione complessa, realizzabile.
Dobbiamo gratitudine al titolare dell’impresa EdilGrisendi, proprietaria del lotto di 8.900 metri quadrati di via Piaggia, che ho potuto incontrare e che, con disponibilità e condivisione dell’obiettivo di un bene comune, pur detenendo pieno diritto di costruire in quel luogo (previsti 25 alloggi), trasferirà i propri diritti edificatori in un’altra area privata, che verrà individuata in una fase successiva, ‘liberando’ l’area di via Piaggia dalla possibilità di intervento edilizio.
In base agli indirizzi dell’Amministrazione comunale, l’area prescelta, nella quale EdilGrisnedi potrà mantenere ed esercitare i propri legittimi diritti edificatori, è già fra quelle previste come edificabili in base alle norme vigenti: è un altro elemento molto importante, perché significa che l’intervento non consumerà nuovo suolo agricolo, ma appunto interesserà un lotto già destinato a edificabilità.
Questa è perciò una operazione “a saldo zero”, cioè non consuma territorio, poiché interessarà un terreno già previsto oggi come urbanizzabile.
Questa intesa è stata possibile grazie alla serietà e alla fiducia dell’interlocutore privato verso l’Amministrazione: quando l’approccio è improntato alla correttezza e alla fiducia reciproca, si può giungere alla soluzione dei problemi, anche complessi come questo, e possono nascere risposte positive a beneficio di tutti i cittadini.
Nello stesso tempo, l’area verde di via Piaggia entrerà nella proprietà pubblica del Comune di Reggio Emilia e diventerà un parco pubblico a tutti gli effetti, connesso con la zona verde pubblica esistente e adiacente a quella della scuola d’infanzia Allende.
Si tutela e si sviluppa così in via Piaggia un “Corridoio ecologico” significativo sia per la compensazione climatica, sia per la dotazione di verde di quartiere nella zona del Quinzio, sia per lo svago e la ricreazione dei cittadini: l’area verde è molto simile, nella sua collocazione, a una grande piazza verde di quartiere.
Parlo di “parco pubblico a tutti gli effetti”, perché da sempre quello di via Piaggia, pur essendo stato vissuto dai cittadini e dai residenti in piena buona fede come un grande parco pubblico, in realtà è un terreno sì verde, ma privato, non pubblico, e interessato appunto da diritti edificatori: la possibilità di edificazione è sempre stata quindi concreta, fin dal 1984.
Simo molto attenti al dibattito pubblico che nella nostra città mostra grande attenzione ai temi ecologici. E siamo stati molto impegnati in questi anni a produrre risultati concreti in tema di sostenibilità: attraverso varianti in riduzione abbiamo raggiunto la cancellazione di oltre 3.000 alloggi, stiamo lavorano al Piano urbanistico generale che produrrà nei prossimi anni la cancellazione di altri 3.500 alloggi; abbiamo cancellato 50.000 metri di superfici di vendita commerciale e ne cancelleremo altrettanti.
In proposito sottolineo che proprio nel quartiere del Quinzio, a sud di via Einstein, non lontano dal fungo dell’acquedotto, c’è una grande area verde dove insisteva la possibilità di un piano di intervento edilizio “particolareggiato”: con l’ultima variante al Regolamento urbanistico ed edilizio (Rue) si sono trasformati quegli 85.000 metri quadrati di aree potenzialmente edificabili a verde privato senza capacità edificatoria, con la conseguente cancellazione di oltre 100 alloggi.
In quel caso, le norme sovraordinate lo hanno consentito. Nel caso di via Piaggia, la convenzione in essere tra privati non ci avrebbe consentito di azzerare la capacità edificatoria. Da qui, la soluzione con il dialogo e l’intesa con la proprietà.
Vorrei poi ricordare, in tema di sostenibilità e contrasto ai cambiamenti climatici, il forte investimento dell’Amministrazione comunale sui “Corridoi ecologici” e sul Piano di forestazione urbana, che si avvale della collaborazione anche di aziende private oltre che dei cittadini che stanno piantando migliaia di alberi messi a disposizione gratuitamente anche dalla Regione. Si può fare meglio, resta però il fatto che tanto abbiamo fatto e continueremo a fare.
Ma con una sottolineatura: non possiamo pesare di essere quelli della cultura del “no a tutto”. Quando ci sono problemi complessi, come quello di via Piaggia, si cercano soluzioni complesse, che non sono slogan, che non sono competizioni a chi urla di più. E’ quanto abbiamo fatto.
Ora il percorso dovrà essere tradotto necessariamente in atti amministrativi, che dovranno essere approvati dal Consiglio comunale nei prossimi mesi. Dato il rilievo e i contenuti dell’operazione, oltre alle prese di posizione dei gruppi consiliari in questi giorni, mi aspetto una approvazione unanime da parte del Consiglio comunale.
A quel punto, passata l’emergenza Covid, potremo festeggiare tutti insieme, con i cittadini, qui nel parco di via Piaggia”.
(Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia)